Lecce, non resta che sperare nel mercato. Liverani: “cerchiamo alternative in mezzo”

Dopo la sconfitta contro l’Udinese, Fabio Liverani non ha molto da recriminare ai suoi : “potevamo segnare in ogni momento, ci è mancato l’ultimo passaggio. Dal mercato cerchiamo chi può darci alternative”.

Una sterzata dal mercato o la strada verso la salvezza potrebbe trasformarsi un una strettoia impervia. Per il Lecce non resta che sperare nella sessione di riparazione del calciomercato perchè le ultime tre sconfitte consecutive hanno acceso le sirene d’allarme.

L’ultimo KO contro l’Udinese fa male sotto molti punti di vista: non manca la volontà, la voglia di crederci, ma in questo gruppo i limiti tecnici sono evidenti, con la classifica che ora si è accorciata in modo davvero preoccupante.

Il 2020 inizia male per i giallorossi che chiudono il girone d’andata senza mai vincere tra le mura amiche: nella sfida ai friulani, Fabio Liverani non può che affidarsi al ‘solito’ Lecce, con scelte obbligate in difesa (debutto per Donati, al posto dello squalificato Calderoni c’è Dell’Orco) e a centrocampo, mentre in attacco Lapadula alza bandiera bianca in rifinitura: ci sono Falco e Babacar.

In una sfida fortemente condizionata dal vento, i salentini partono anche bene: Babacar si mette in mostra prima con una rovesciata, poi con una traversa dalla distanza che grida ancora vendetta. Ma il Lecce non sa finalizzare, manca nell’ultimo passaggio e chiude il primo tempo senza patemi, ma anche senza gol.

Nella ripresa il copione cambia: Udinese più spigliata (in gol due volte, ma in fiuorigioco), mentre con l’ingresso di Farias il Lecce si affida alle ripartenze. E allora succede che la classica partita da 0-0 la risolve la gran giocata del singolo che stavolta porta il nome di De Paul. Gol al minuto 88 e 3 punti fondamentali per i bianconeri.

“Stavolta la squadra non ha iniziato male – analizza nel dopo partita Fabio Liverani. Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata, resa tale anche dal vento. Affrontavamo una squadra molto fisica e per come siamo costruiti siamo andati in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo concesso poco, diverso discorso invece nella ripresa: abbiamo sbagliato sempre qualcosa, ma potevamo sbloccarla in qualsiasi momento”.

Cosa è mancato nei secondi 45 minuti al Lecce? “Un po’ di gestione tecnica – risponde il trainer romano – perché abbiamo sbagliato cose anche elementari. A centrocampo eravamo ancora in emergenza, ma noi siamo questi e con questi dobbiamo lottare. Cercheremo di migliorare questa rosa, ma ci servono alternative per quella zona di campo che oggi è quella che soffre di più. Cerchiamo elementi che possano dare alternative al modo di esprimerci”.

Dal mercato, dove è pronto a firmare Alessandro Deiola, ci si aspettano le mosse che possano dare una sveglia a una squadra che da dopo la vittoria di Firenze pare essersi eclissata, proprio nel momento in cui serviva premere l’acceleratore.

“Fa parte della crescita del gruppo una altalena di prestazioni: nella categoria in cui siamo non possiamo pensare di poter comandare sempre il gioco, perché la dimensione del Lecce è quella di una squadra che deve lottare per la salvezza, e deve farlo dando il 150%. Oggi non mi sento di rimproverare gradi cose ai ragazzi: sono certamente amareggiato, ma non posso dire di non essere stati capaci di tenere testa all’Udinese. Abbiamo avuto anche alcune occasioni per fare male: negli ultimi 15-16 metri ci serve la giocata giusta, oltre alle capacità individuali. Voglio dire che in area arriviamo, ma ci manca furore agonistico nella scelta di finalizzazione”.

Da una cosa però non si prescinde per Liverani: “noi siamo una squadra costruita per giocare a calcio e questa identità i ragazzi non devono mai perderla. Con me in panchina non c’è altra strada se non il gioco, senza mai buttare palla. Rispetto all’Udinese a livello fisico c’è un abisso: faccio l’esempio di Petriccione che secondo me ha giocato davvero bene, ma è venuto meno nel confronto muscolare con gli avversari”.

Passando all’analisi dei singoli il tecnico prosegue: “reputo buona gara dei terzini, sempre ordinati, senza concedere molto. Dietro si può andare sempre sotto pressione e l’apprensione di certo non aiuta.

Babacar? E’ un ragazzo molto sensibile: quando è arrivato ha avuto il peso della sua personalità, ma non aveva la condizione fisica per fare quello che gli riesce meglio. Per noi è una risorsa importante, come lo è Farias che sta tornando ai suoi livelli”.

“Nessuno pensava di potersi salvare a gennaio – conclude Fabio Liverani. Continuiamo a lottare fino alla fine anche perché la squadra, sotto il profilo della volontà, è tornata ai suoi livelli”. Per oggi giornata di riposo per il Lecce che tornerà ad allenarsi mercoledì in vista della trasferta di Parma, ultima gara del girone d’andata, in programma lunedì sera.

La giornata in Serie A

Immobile (ph.paliaga)

La sconfitta del Lecce non fa altro che accorciare notevolmente le distanza in zona retrocessione. La discussa vittoria del Genoa contro il Sassuolo (2-1), infatti, riapre ogni tipo di discorso: i rossoblù abbandonano l’ultimo posto, occupato ora nuovamente dalla Spal, sconfitta in casa dal Verona (0-2).

Resta ancorato a 14 punti anche il Brescia che sfiora l’impresa contro la Lazio, ma una doppietta di Immobile regala ai biancocelesti il nono successo consecutivo. Piccolo passo in avanti, invece, per la Sampdoria che nel giorno del ritorno di Ibrahimovic costringe il Milan allo 0-0.

Nel finale il Bologna acciuffa il pari in casa contro la Fiorentina (1-1), mentre in testa alla classifica continua il bel duello tra Inter e Juventus. I bianconeri strapazzano il Cagliari allo “Stadium” (4-0, sardi al terzo KO di fila), mentre l’Inter si impone nel big match di giornata contro il Napoli (1-3).

Perde terreno dalle prime tre posizioni la Roma che perde clamorosamente in casa contro il Torino (0-2). A Bergamo è sempre Atalanta-show: i nerazzurri ne rifilano cinque al Parma e si conferma miglior attacco del campionato.

La classifica

Inter e Juventus 45, Lazio 39, Roma 35, Atalanta 34, Cagliari 29, Parma 25, Napoli e Torino 24, Bologna 23, Verona e Milan 22, Udinese 21, Sassuolo 19, Fiorentina 18, Sampdoria 16, Lecce 15, Brescia e Genoa 14, Spal 12.

Prossimo turno 19^ giornata (11-13 gennaio)

Cagliari-Milan (sab. h15)
Lazio-Napoli (sab. h18)
Inter-Atalanta (sab. h20:45)
Udinese-Sassuolo (dom. h12:30)
Fiorentina-Spal (dom. h15)
Sampdoria-Brescia (dom. h15)
Torino-Bologna (dom. h15)
Verona-Genoa (dom. h18)
Roma-Juventus (dom. h20:45)
Parma-Lecce (lun. h20:45)



In questo articolo: