Eccolo il Lecce! Sbanca Torino con una prestazione epica: le pagelle dei primi 3 punti

Apre Farias, chiude Mancosu, in mezzo un rigore generoso concesso al Torino e uno negato nel finale. Il Lecce brinda ai primi 3 punti dell’anno e senza affanni da il via a una nuova stagione.

Un Lecce epico sbanca Torino e si porta a casa i primi 3 punti della stagione. Alla terza uscita in campionato, i giallorossi fanno dimenticare presto la brutta sconfitta contro il Verona grazie a un atteggiamento battagliero, propositivo e voglioso di fare storia. Liverani torna a puntare su Calderoni e Rispoli, tra i migliori in campo (nonostante i patemi d’animo al minto 100 causati dall’ex Palermo), mentre in attacco punta su Farias e Falco dietro alla punta centrale. Il sudamericano sigla il primo gol stagionale del Lecce, ma è il talento di Pulsano a illuminarsi, anche a Torino. Alla fine sono 3 punti pesantissimi che possono segnare un nuovo inizio di campionato.

Gabriel, 7: primo tempo senza correre grossi rischi, mentre nella ripresa non può nulla sul rigore realizzato dall’infallibile ‘Gallo’ Belotti. Ma il vero numero arriva al 90esimo quando un tocco di Lucioni rischia di beffarlo, ma i suoi riflessi sono superlativi. Mette una firma decisiva sui primi 3 punti.

Rispoli, 6: confermato ancora una volta lungo la corsia destra, corre e si da molto da fare, soprattutto al cross, dove è decisamente più preciso rispetto al suo dirimpettaio. Il turno di riposo concesso contro l’Hellas pare averlo rivitalizzato perché corre come un matto praticamente per tutto il tempo. Cartellino giallo nel finale e in pieno recupero rischia davvero di farla grosso per un contatto molto dubbio su Belotti che poteva costare il secondo rigore granata. Graziato dall’arbitro.

Lucioni, 6.5: pochi minuti dopo all’ammonizione del suo compagno di reparto, anche lui rimedia un cartellino giallo ma non per questo si fa condizionare. Quasi sempre in anticipo, sventa molti percoli.

Rossettini, 6+ : ammonito già al quarto d’ora su uno scatto di Belotti, ne risente in fatto di “irruenza”. Dopo il giallo, infatti, bada al sodo, senza rischi e senza fronzoli.

Calderoni, 7: scelta obbligata la sua per l’out mancino a causa dell’assenza di Dell’Orco, ma lui non sfigura affatto. Molto attivo a sinistra, dialoga bene con Farias e Tabanelli e spesso si fa vedere al cross, non sempre preciso. Bene, invece, nelle imbucate rasoterra, quasi sempre precise. Poi la “botta” al 72esimo dalla distanza, che costringe Sirugu a un’altra respinta vietata ai portieri, favorendo così l’1-2 di capitan Mancosu.

Tachtsidis, 6+ : il direttore d’orchestra ha ancora bisogno di tempo (e di gare) per entrare pienamente a regime. Ma comunque fa il suo, senza troppi eccessi, ma con ordine e disciplina. Ok pallo al piede, a volte, però, non si fa trovare al punto giusto in copertura.

Tabanelli, 6.5: dopo cinque anni (l’ultima volta era nel 2015 tra le fila del Cesena), torna a giocare una partita di Serie A, e lo fa da titolare. Ottimo il suo approccio, soprattutto in fase di contenimento, dove riesce a far legna lì in mezzo. Si macchia del fallo su Zaza che costa il penalty, anche se il fischio di Giuia appare veramente eccessivo.

Majer, 6+ : inizio timido il suo, in cui subisce un dribbling e sbaglia un paio di appoggi. Poi cresce e con qualche tocco di fino riesce spesso e volentieri ad anticipare l’avversario di turno. C’è il suo zampino in occasione dello 0-1. Tanti muscoli.
dal 80′ Shakhov, 6.5: entra con la giusta mentalità, facendo prima sentire il suo fiato a Verdi, per poi lanciarsi in un paio di spunti in avanti, davvero niente male.

Farias, 7: scontato il turno di squalifica, Liverani lo getta subito nella mischia, a supporto della punta centrale insieme a Falco, e lui lo ripaga siglando il primo gol giallorosso in questa Serie A. E’ bravo a restare “sul pezzo” quando Falco si accende alla mezzora, sfruttando la brutta respinta di Sirigu per poi battere a rete. Nella ripresa si fa vedere poco e un quarto d’ora dopo dalla ripresa, prima di finire definitivamente a benzina, lascia il campo.
dal 62′ Mancosu, 7.5: appena entra, serve subito in profondità l’altro nuovo entrato Babacar. Vuoi vedere che è tornato ai suoi livelli? Eh sì perché ha il grande merito di riportare in avanti i suoi, con un lesto tocco di piattone che sorprende tutti.

Falco, 7.5: primo pallone toccato è un bell’anticipo che da il via alla prima azione pericolosa del Lecce. E’ lui l’uomo più pericoloso degli ospiti, l’unico a dare il vero brio alla manovra. In occasione del gol del vantaggio dà un contributo determinate perché è dalla sua mattonella che arriva il tiro che Sirigu non trattiene, favorendo il tap-in vincente di Farias. Pochi minuti dopo costringe anche Berenguer al fallo dell’ammonizione. E’ il vero jolly di questo Lecce e i suoi numeri adesso iniziano a far parlare tutta la Serie A.

Lapadula, 6- : la sua generosità su ogni pallone mette in costante apprensione la retroguardia granata. E’ vivo, fisicamente ok, ma fa ancora troppa fatica a rendersi veramente pericoloso in area. Viene ammonito in avvio di ripresa e per questo Liverani lo richiama in panca.
dal 63′ Babacar, 6+: non ha i 90 minuti nella gambe e così Liverani concede lui solo l’ultima mezzora. La corsa però c’è e c’è anche la potenza perché al 75′ sfiora il tris giallorosso con un piatto potente che però Sirigu, stavolta, neutralizza da gran portiere.

Liverani, 8: le sue parole alla vigilia del match avevano fatto intuire che qualcosa sarebbe cambiato a livello tattico. E così anche oggi punta su un trittico offensivo, ma lo fa giocandosi la carta del doppio trequartista, con la coppia Falco-Farias a ronzare attorno a Lapadula. La mossa è giusta perché la sua squadra inizia bene, con personalità, senza fronzoli e, nel primo tempo, senza mai rischiare davvero. Il premio però arriva alla mezzora quando i due piccoletti lì davanti confezionano il vantaggio. Si dimena per tutto il tempo e nel corso della ripresa, dopo aver incassato l’immeritato gol del pareggio, getta nella mischia Mancosu e Babacar, rafforzando la squadra in fatto di muscoli e profondità. Anche questa mossa è azzeccata: Babacar si fa notare spesso, e il capitano decide il match. Per il mister il voto più alto.



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