I giovani sono già una garanzia: le pagelle di Cremonese-Lecce

Il Lecce sbanca lo “Zini” di Cremona e torna al successo un mese dopo l’ultima volta: a decidere è ancora una volta Rodriguez. Ma è tutta la linea verde a far sorridere.

Il Lecce ritrova finalmente la via della vittoria. Sul campo della Cremonese il Lecce, che vive un momento tra i più delicati della stagione, si presenta imbottito di giovani dal 1′ e, dopo un iniziale approccio fin troppo timido e che costa lo svantaggio siglato da Gaetano, mantiene la calma e si rimette in marcia. Sugli scudi finisce ancora una volta Pablo Rodriguez: il giovane scuola Real Madrid prima propizia l’autorete di Castagnetti, poi mette in rete l’1-2 dopo un bel tiro di Bjorkengren. Bene anche Hjulmand in regia, così come Gallo che incornicia la sua prima da titolare in B con una prestazione degna di nota.

Gabriel, 6.5: si fa spiazzare da Gaetano a cui non chiude lo specchio nel modo migliore, ma non era facile. Per il resto, alcuni errori di piede che non sono da lui, ma resta comunque freddo e sicuro di sè. Nel finale si oppone bene alla conclusione di Celar e blinda il successo.

Maggio, 6: male in avvio di gara con un paio di appoggi deludenti e palloni ‘ciccati’. Poi cresce e quando serve fa valere tutta la sua esperienza, soprattutto per senso di posizione.

Lucioni, 7- : ritrova Meccariello come compagno di reparto ma il leader del pacchetto offensivo è sempre e solo lui. Si fa subito notare con alcune chiusure degna di nota. Si fa imbucare anche lui in occasione del vantaggio dei padroni di casa, ma Gaetano non era uomo suo. Sull’incursione di Celar al minuto 87 cerca di guadagnare una punizione, ma l’arbitro non ci casca.

Meccariello, 7: mister Corini concede un turno di riposo a Pisacane, e lui torna a vestire una maglia da titolare cinque turni dopo l’ultima volta (era il 4 gennaio, contro il Monza). Svolge il suo senza sussulti e senza patemi: quando la Cremonese accelera, lui resta lucido.

Gallo, 7: prima volta da titolare per lui che, da tempo, scalpitava per ritagliarsi lo spazio giusto. Stavolta viene preferito a Zuta. In campo la sua voglia si vede tutta: corre su ogni pallone, si dimena, cerca spesso di andare sul fondo, ma con risultati alterni. Resta comunque sempre molto pimpante e nel finale serve una gran palla per Pettinari. Corini può conare anche su di lui.

Hjulmand, 6.5: per la prima volta inizia come playmaker dopo aver dimostrato, fin dal suo arrivo, di avere tutte le doti per farlo al meglio. Doti che, però, tardano a farsi vedere perché nella prima parte di gara va in affanno e il gol di Gaetano, che lui si perde del tutto, ne è la prova. Poi si registra, torna a credere in se stesso e mette in campo tutta la personalità di cui è già in possesso. Ammonito in avvio di secondo tempo, quando serve c’è ovunque.

Majer, 6- : contro il Brescia è entrato nel finale, stavolta parte dal 1′ e il suo compito è anche quello di sostenere e dare manforte alla retroguardia. Una retroguardia che però lui tradisce al 6′, con una palla persa ingenuamente sulla trequarti che costa il gol di Gaetano. Un errore che forse lo condizione perché fa troppa fatica ad emergere. Agguanta la sufficienza sol perché l’azione dell’1-2 parte dai suoi piedi.
dal 77′ Nikolov, 6: anche stavolta entra e la prima cosa che fa è beccarsi l’ammonizione. Per il resto mette legna nel finale.

Bjorkengren, 6.5: vive un periodo di enorme crescita, testimoniato anche dal suo primo gol italiano messo a segno martedì scorso. Il giovane svedese va vicinissimo alla seconda marcatura consecutiva al 26esimo, con un colpo di testa che sfiora il pallo alla destra di Carnesecchi. Bene in fase di possesso, cerca sempre di evitare guai. Da un suo tiro viene propiziata la seconda rete di Rodriguez.
dal 90′ Maselli, senza voto: primo pallone toccato e viene steso duramente da Ravanelli che, al secondo giallo, lascia i suoi in dieci.

Henderson, 6: il suo ingresso contro le rondinelle ha contributo a cambiare passo ai giallorossi. Corini stavolta lo lancia tra i titolari, andando a occupare la mattonella del trequartista lasciata oggi da Mancosu. E’ chiaro che quella non sia la sua posizione ideale, ma lo scozzese cerca comunque di rendersi utile ed è lui a servire il filtrante giusto da cui Rodriguez causa l’autogol della Cremonese. Molto meglio nella ripresa quando si scioglie di più.
dal 78′ Pettinari, 6+ : entra con il chiaro intento di tenere la palla quanto più lontana possibile dalla propria area di rigore. Compito ben svolto e in un paio di circostanze prova anche la conclusione in rete.

Rodriguez, 7.5el toro loco di Las Palmas ha sempre spaccato il match ogni qualvolta chiamato in causa. Dopo cinque volte subentrato dalla panchina (con tanto di tre reti), prima maglia da titolare per lui. E indovinate un po? E’ da una sua giocata intelligente, in profondità, che arriva l’autorete da Castagnetti, con il tiro-cross deviato fatalmente. Il ragazzo ha talento da vendere, è un peperino, e nel secondo tempo decide di strafare, mette in rete anche l’1-2. Dobbiamo trovare un difetto? In alcuni momenti sceglie la giocata più complicata a discapito di quella più sicura. Crescerà anche su questo.
dal 68′ Pisacane, 6: entra per l’ultima parte di gara per contribuire ad una difesa a 5.

Coda, 5: a secco da due giornate – con una incalcolabile mole di occasioni sprecate – stavolta al suo fianco ha il giovane talento spagnolo e questo lo costringe a giocare un po’ più lontano dall’area di rigore avversaria. Il problema è che in questo modo sono troppi i palloni costretto a giocare spalle alla porta e che molto spesso finisce per perdere. Deve ritrovarsi perché la crescita di questo Lecce deve passare anche da lui.
dal 90′ Yalcin, senza voto: al primo pallone toccato serve un gran passaggio per Pettinari dopo un ottimo dribbling che fanno intuire di avere davanti un attaccante di vera qualità. Ma la condizione è palesemente da ritrovare.

Corini, 7: proprio come aveva promesso alla vigilia, mette pesantemente mano alla formazione iniziale, cambiata per 5/11 rispetto all’ultima gara contro il Brescia. Dopo settimane in cui ha preferito dare fiducia incondizionata alla ‘vecchia guardia’, stavolta di affida a molti volti giovani, con Gallo dal 1′, Hjulmand in regia e Rodriguez per la prima volta titolare. Sfida, insomma, tutti con un ‘nuovo’ Lecce che però approccia timido: chiede costantemente costruzione dal basso, ma pressing della Cremo mette alle strette i giallorossi che dopo 6′ vanno sotto. Lui però è bravo a tenere salde le redini, predica calma e Rodriguez lo premia con due reti che finalmente valgono i 3 punti. A gara in corso il Lecce cresce, ritrova fiducia nei propri mezzi e stavolta la vittoria sarà utile anche per lavorare al meglio da qui in avanti.



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