Le pagelle di Perugia-Lecce. Attacco spietato, ma la difesa tutta nuova regge: super Meccariello

Gol e assist sia per La Mantia sia per Falco: i due attaccanti mandano in orbita il Lecce, mentre la difesa tutta nuova tiene botta. Liverani le azzecca tutte e ora il sogno è a un passo.

falco

Il Lecce ritrova il “formato-trasferta” e sbanca, 71 anni dopo, il “Renato Curi” di Perugia. I gol di La Mantia e Falco, uno per tempo, intervallati dal momentaneo pareggio dei padroni di casa, pesano come un macigno nell’economia di questo finale di stagione. Un Lecce tutto incerottato prende le misure al Perugia dopo alcuni minuti in affanno, Meccariello spadroneggia tra la corsia destra e il cuore della difesa accanto a Marino e Riccardi. Lì davanti, i due gioielli non smetto di brillare. I salentini così recuperano due punti sul Palermo, si mantengono in scia del Brescia… e domenica prossima sarà scontro al vertice.

Vigorito, 7: scontato il turno di squalifica, inizia la gara regalando ai suoi tifosi un controllo di piede rischioso. All’undicesimo bella risposta sul tiro da buona posizione di Verre, ma sono molti anche i lanci sbilenchi. Resta inchiodato sul gol dell’1-1 di Falzerano, battuto sul palo più lontano. Nel finale, in pieno recupero, salva il risultato sulla conclusione da distanza ravvicinata di Sadiq.

Marino, 6: nonostante la buona prova lungo la corsia sinistra contro il Carpi, stavolta Liverani lo piazza nel suo ruolo naturale, a guidare la difesa al fianco del giovane Riccardi. Fa il suo con ordine, senza strafare e senza patire più di tanto. All’ora di gioco viene richiamato in panca.
dal 66′ Arrigoni, 6.5: entra e si posiziona davanti alla difesa dove ne fa passare davvero poche.

Riccardi, 6+ : dopo la mezzora giocata contro l’Ascoli, trova oggi la sua prima gara da titolare in Serie B. All’11’esimo brivido quando si fa sfilare troppo facilmente da Verre: per fortuna Vigorito ci mette una pezza. Qualche errore, forse anche comprensibile, nel primo tempo, ma poi cresce nella ripresa. Ammonito al 28′ per un’entrata dura su Melchiorri.

Meccariello, 7.5: lo aveva detto, ad inizio carriera ha fatto il terzino come professione, e allora meglio lui per sostituire Calderoni. Fa praticamente il doppio lavoro di terzino e centrale, andando sempre a dare manforte ai centrali ‘ufficiali’. Una prova superba la sua, impreziosita anche dal suo cross da cui nasce il gol del raddoppio di Falco. Cala, inevitabilmente, nel finale, ma senza lesinare qualche corsa per allontanare il più possibile la palla dall’area di Vigorito.

Venuti, 6: unico terzino di ruolo, deve scivolare lungo l’out mancino per favorire Meccariello e destra. Più di qualche colpa sul gol del pareggio del Perugia con la marcatura troppa larga su Falzerano, lasciato libero di battere Vigorito, subendo anche le conseguenti ire di Liverani. Nel secondo tempo fa il suo senza eccessi.

Tachtsidis, 6.5: cervello e cuore della manovra giallorossa, ogni azione passa dai suoi piedi. Ci mette tanta legna e tanta intelligenza tattica, ma continua a mancare il tiro da fuori che spesse volte potrebbe essere la soluzione giusta.

Petriccione, 6.5: non è certamente il campo adatto alle sue caratteristiche quello del “Curi” inzuppato, ma nonostante tutto le sue qualità vengono sempre fuori. C’è anche il suo zampino decisivo sul gol del momentaneo vantaggio di La Mantia, quando dialoga bene con Falco su uno schema di calcio d’angolo vincente. Esce nel finale di gara.
dal 82′ Tabanelli, 6: un tiro con cui sfiora l’1-3, poi un fallo rimediato che dà tanto ossigeno alla difesa. Taba dice la sua anche in 13 minuti.

Majer, 6.5: porta la sua firma la prima ghiotta occasione di marca giallorossa, un bel tiro dai 16 metri del limite dell’area che si alza di pochissimo sulla traversa di Gabriel. In generale regge bene il campo, dando sostanza a una mediana che dopo le iniziali difficoltà, cresce e dice la sua.

Mancosu, 6.5: meno spumeggiante del solito, ma comunque prezioso. Sfiora il gol del vantaggio dopo una grande azione propiziata da Majer al 38′, ma il piattone del trequartista sardo viene deviato in angolo. Bella la sua corsa, nel finale va in affanno anche lui.

Falco, 8: grande prova, l’ennesima, la sua. Liverani aveva già annunciato che era impossibile al momento fare a meno di lui, e il fantasista di Pulsano sfodera una prestazione di categoria superiore, anche su un campo appesantito dalla pioggia, non il massimo per lui. E’ suo l’assist perfetto sulla testa di La Mantia in occasione del gol dello 0-1, ma soprattutto è suo il gran gol da fuori area che rimanda in orbita il Lecce.

La Mantia, 7.5: nemmeno il turno di squalifica placa i suoi impeti! Non perde lo smalto della miglior forma fisica, coprendo tutte le zone del reparto avanzato e guadagnandosi più di qualche punizione. Ma soprattutto ha il merito di sbloccare di testa un match complicatissimo e qui i numeri parlano da soli: sedicesimo gol stagionale, il numero 10 nelle ultime undici partite. Al 54esimo ricambia il favore dell’assist a Falco. Esce al 78′ quando entra in debito d’ossigeno.
dal 79′ Palombi, 6: corsa e fiato fresco per il finale di match.

Liverani, 7.5: le tante assenze con cui fare i conti, sceglie l’unica formazione oggi possibile. Il pupillo Riccardi messo al fianco di Marino, con Meccariello che ritorna a fare il terzino. Il campo reso pesante dalla pioggia favorisce anche l’innesto di Majer al posto di Tabanelli e la soluzione Meccariello premia eccome. Il Lecce, dopo alcuni minuti in cui fa fatica a prendere le misure, inizia a giare al meglio. Il gol di La Mantia fa saltare un banco tutto sommato equilibrato, ma il pareggio incassato nel finale di primo tempo non manda in tilt i giallorossi. Nella ripresa il Perugia crea poco, Liverani getta nella mischia Arrigoni come schermo davanti alla difesa, e regge fino alla fine. Ora +3 sul Palermo e domenica super scontro al vertice.



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