Tre mesi dopo Gabriel imbattuto, ma l’attacco è spuntato: le pagelle di Lecce-Monza

Dermaku e Meccariello oggi fanno un figurone contro il temibile attacco brianzolo. Gabriel ringrazia, ma in avanti il Lecce non crea pericoli.

Un punto e nessun gol subito per la prima del 2021 del Lecce. Contro il quotatissimo Monza di Boateng (Balotelli out in fase di riscaldamento), mister Corini – tornato dopo il covid – può sorridere per aver mantenuto la porta inviolata, cosa che non succedeva da 14 turni. Il bicchiere è mezzo vuoto, però, se si pensa che l’attacco oggi non è stato in grado di creare pericoli. Adesso meritata e necessaria sosta utile a riprendere fiato.

Gabriel, 6.5: il Monza sa come mettere paura alle difese avversarie, ma oggi non si segnalano veri pericoli per il brasiliano. La difesa oggi lo protegge a dovere e dopo esattamente tre mesi ritrova la gioia della porta inviolata.

Adjapong, 6- : il terzino modenese non vedeva l’ora di terminare questa partita per poter rifiatare un po’. In fase di copertura è quasi sempre in ritardo e non riesce mai ad andare in anticipo. Per fortuna sa rimediare in recupero.

Dermaku, 7: l’esperto centrale albanese, chiamato a sostituire lo squalificato Lucioni, non delude e sfodera una grande prestazione. Nelle fasi del match in cui gli avversari provano a spingere lui in area è sempre puntuale. In pieno recupero sfiora il gol dei possibili 3 punti.

Meccariello, 7: Biagio quando è concentrato sbaglia davvero poco. Per tutto il primo tempo riesce a tenere a bada Gytkjaer, neutralizzando ogni pericolo. Non va in affanno nemmeno nella ripresa e anche lui, nel finale, viene anticipato di testa prima di battere a rete.

Zuta, 6.5: il laterale macedone cresce col passare del tempo. Inizia con qualche affanno di troppo e il Monza dalle sue parti si fa vedere spesso e volentieri, cogliendolo impreparato. Poi prende le misure e migliora la sua prova. Da sistemare il cross. Nel recupero del primo tempo sfiora il gol con una pregievole torsione di testa.

Tachtsidis, 6: il metronomo giallorosso alterna giocate di fino a madornali disattenzioni, soprattutto in fase di uscita palla al piede. Si prende qualche rischio e al quarto d’ora finisce già sul taccuino dei cattivi. Al 90esimo viene toccato duro da Barillà che viene giustamente espulso.

Paganini, senza voto: appena di un quarto d’ora la sua gara che finisce per un problema muscolare.
dal 17′ Majer, 6.5: lo sloveno entra a freddo a causa del forfait di Paganini e bada principalmente alla fase difensiva. Mette legna in mezzo e spesso è utile come supporto ad Adjapong. Se il Monza non sempre riesce a ripartire come vorrebbe è anche e soprattutto per la sua interdizione.

Henderson, 6: il numero 53 si muove sempre per essere visto dai compagni in caso di necessità. In moto perpetuo, esce all’ora di gioco.
dal 60′ Listkowski, 6.5: il talento polacco entra benissimo nell’economia di un match sporco. Lui prova a metterci qualche tocco di qualità, riuscendoci quasi sempre. Da affinare soltanto l’ultimo passaggio.

Mancosu, 6: anche per il capitano la sosta serve come il pane. Inizia bene, poi cala fisicamente. Ma nonostante tutto è il faro acceso per i suoi compagni. Qualche spunto interessante, ma non riesce ad incidere come lui vorrebbe.

Stepinski, 6+ : gara soprattuto di corsa per lui che non si fa mai vedere dalle parti di Di Gregorio ma che, in compenso, fa tanto lavoro sporco in fase di interdizione e di ripartenza. Non ha paura di nessun duello fisico che, spesso, riesce a vincere.
dal 78′ Björkengren, senza voto: entra per l’ultima parte di gara con la giusta personalità.

Coda, 5: tornato a sbloccarsi a Cittadella, stavolta per il bomber la gara è davvero complicata. Il Monza costruisce attorno a lui una vera e propria ragnatela che significa pochi palloni giocati e pochi pericoli creati. All’ora di gioco ha una buona chance in ripartenza ma sceglie la giocata più difficile: il tiro dalla distanza che si alza troppo.

Corini, 6: tutta la voglia che aveva di tornare a guidare i suoi dalla panchina si vede per 95 minuti interi. Incita costantemente i suoi che, però, soprattutto nel primo tempo fanno fatica ad imporre il loro gioco. Nella ripresa le cose girano un po’ meglio, con l’uscita di Stepinski prova l’opzione Listkowski alle spalle di Coda e Mancosu, ma l’attacco resta spuntato. Contro una big di questo campionato, però, può gioire per essere tornato a vedere uno 0 nella casella dei gol subiti.



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