LE PREMESSE. Proseguire nell'ottimo momento di forma e confermarsi come vera e propria rivelazione del Girone C di Lega Pro da un lato; servire il poker di vittorie consecutive, restare in solitaria al primo posto e sperare in un passo falso del Foggia impegnato contro la Juve Stabia dall'altro. Gli elementi ci sono tutti, le aspettative anche per assistere a una gara spettacolare, come se ne vedono poche in una categoria in cui il bel gioco lascia il tempo che trova. Sono state queste le premesse per il derby che nel pomeriggio di oggi ha visti impegnati la Virtus Francavilla del leccese Antonio Calabro, allenatore dei brindisini e il Lecce del foggiano Pasquale Padalino, tecnico dei leccesi. Per tutte e due le compagini la vittoria vale molto, moltissimo e non ci si può permettere di farsela sfuggire.
LE FORMAZIONI. In occasione della gara con la Virtus il trainer giallorosso si vede costretto a fare a meno contemporaneamente del centrale Drudi e dell'esterno Pacilli entrambi squalificati e sostituiti, rispettivamente, da Giosa e dal capitano Franco Lepore; il centrocampo resta immutato, me notre, in attacco si regista la novità. Rientra dal primo minuto bomber Caturano che prende il posto di Marconi. Il Lecce, quindi, si schiera con il consueto 4-3-3 con: Perucchini tra i pali; difesa composta da Ciancio, Cosenza, Giosa e Agostinone; Costa Ferreira, Arrigoni e Mancosu in mezzo al campo; Lepore, Caturano e Doumbia a comporre il tridente d'attacco.
LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO. Il primo squillo della gara è della Virtus. Nzola prende palla in area, con un dribbling si libera di un difensore e calcia di collo pieno con la sua che termina di poco a lato della porta di Perucchini. Al non il tiro di Alessandro dal limite viene parato dal l'estremo difensore successivo è nell'azione successiva il tiro di Caturano termina a lato. Al 14mo il colpo di testa di Caturano su cross di Agostinone viene deviato in corner dall'ex Abruzzese. Al 17mo il colpo di testa di Costa Ferreira termina alto. Al 18mo Lecce vicinissimo al vantaggio. Invenzione di capitan Lepore da centrocampo che vede il portiere avversario fuori dai pali e tenta il pallonetto, la palla supera Albertazzi, ma per sfortuna del numero 10 giallorossa la sfera si infrange sulla traversa. Al 19mo nuova occasione per i leccesi. Colpo di tacco di Lepore per Costa Ferreira che all'interno dell'area di rigore tira una rasoiata che termina di pochissimo a lato. Al 25mo la punizione dal limite di Giosa si infrange sulla barriera. Al 26mo un nuovo tiro dal limite di Costa Ferreira viene abbrancato in presa da Albertazzi. Al 35mo giallorossi nuovamente vicini al vantaggio. Punizione di Costa Ferreira, Cosenza colpisce il pallone al volo, ma Albertazzi compie un miracolo è con un colpo di reni devia in corner. Al 39mo primo cartellino giallo della gara ai danni di Cosenza reo di aver strattonato Nzola in ripartenza. Nell'occasione il direttore di gara ammonisce anche il calciatore francese per una scorrettezza a gioco fermo sul difensore calabrese.
IL GOL DELLA VIRTUS FRANCAVILLA. Al 40mo, però, nel miglior momento del Lecce arriva il vantaggio brindisino. Prezioso, da circa 30 metri calcia di esterno, il tiro è angolatissimo e Perucchini, nonostante il tentativo di parata non arriva sulla palla che si insacca alla sua destra.
IL PARI DEL LECCE. Al 43mo il Lecce, però, ristabilisce la parità. Lepore prende palla dal limite e tira, la sfera attraversa tutta l'area senza che nessuno intervenga e si insacca in rete. È questa l'ultima nazione del primo tempo che termina senza alcun recupero. Un bel Lecce quello visto nella prima frazione che ha attaccato per quasi tutto l'arco dei 45minuti iniziali, ma che sul più bello è stato immeritatamente punito. Ciononostante i giallorossi hanno avuto la forza di reagire immediatamente e trovare pochissimo tempo dopo il pari.
IL SECONDO TEMPO. La ripresa si apre con gli stessi ventidue della prima frazione. Al 52mo il tiro al volo da fuori di Mancosu termina di poco alto. Nella seconda frazione le due squadre abbassano notevolmente i ritmi, ma al 62mo il Lecce si fa vedere nell'area di rigore avversaria: passaggio filtrante di Mancosu per Agostinone che da posizione defilata tira in porta con Albertazzi che si oppone con i pugni. Al 64mo prima sostituzione forzata per i giallorossi. Fuori uno zoppicante Mancosu e dentro Tsonev. Al 66mo occasione per la Virtus. Tiro a giro dal limite di Galdean con Perucchini che vola da un palo all'altro per deviare in angolo. Al 69mo, complici forse alcune proteste, l'arbitro espelle il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso.
IL 2 A 1 DELLA VIRTUS. Al 70mo il Francavilla raddoppia. Calcio di punizione da trenta metri di Galdean, Abruzzese, spalle alla porta, spizza la palla di testa. La sfera termina in rete. Perucchini, però, non è immune da colpe in quanto sul calcio di punizione decide di non uscire. L'estremo difensore scuola Milan, però, si riscatta al 73mo quando riesce ad anticipare Nzola lanciato a rete. I giallorossi risentono pesantemente dello svantaggio porgendo il fianco alla squadra di Calabro che assedia l'area di rigore leccese. Al 78mo il rasoterra da fuori di Albertini termina di un soffio a lato. Al 79mo Padalino tenta il tutto per tutto. Fuori Agostinone e Costa Ferreira e dentro Marconi e Torromino e Lecce schierato con il 4-2-4. All'83mo Virtus in dieci. Alessandro ferma Torromino al limite dell'area e l'arbitro gli mostra il secondo giallo che gli fa terminare anzitempo la gara.
L'ESPULSIONE DI TORROMINO. Al 89mo il direttore di gara ristabilisce la parità numerica. Torromino, infatti, si disinteressa del pallone e compie un fallo su un avversario con l'arbitro che gli mostra il rosso diretto. Al secondo minuto di recupero la punizione dal limite di Lepore viene deviata in corner da Albertazzi. A nulla servono, poi, i successivi tre minuti, i giallorossi, infatti, non riescono più a rendersi pericolosi.
IL COMMENTO FINALE. Non c'è che dire gli uomini di Calabro hanno meritato la vittoria. Con un secondo tempo perfetto la Virtus ha annichilito totalmente i giallorossi che non hanno avuto la benché minima occasione di segnare e che anzi hanno rischiato di subire la terza marcatura (leggi qui le pagelle dei giallorossi). Si spera che quella di oggi sia solamente una giornata storta e non un campanello di allarme per il proseguimento della stagione. Lo stop fa perdere il primo posto, con il Foggia batte di misura la Juve Stabia e balza al comando. Domenica c'è il Catania al "Via del Mare".