Un Lecce con poca grinta e con le idee confuse viene strapazzato dal Verona di Sammarco e perde per 5 a 1 alla sua prima del Campionato Primavera 2023-2024. Inutile, ingiusto e sbagliato fare paragoni con il Lecce campione d’Italia, questa è un’altra squadra. Bisognerà però dimenticare in fretta le vittorie dello scorso campionato e concentrarsi sulla nuova nidiata in costruzione. Tanto lavoro da fare per Federico Coppitelli e il suo staff che avranno il compito di resettare gli allori del recente passato e costruire una squadra con un nuovo spirito. Troppe disattenzioni, che a dire il vero si erano già intraviste nella sconfitta di Supercoppa contro la Roma. Disattenzioni che potrebbero essere figlie di superficialità nell’approccio, di un pizzico d’emozione, certamente non di assenza di talento conoscendo l’allestimento certosino del gruppo. Ogni Campionato è un campionato a sé e ciò vale sia per la prima squadra che per la Primavera. I giallorossi mancano di affiatamento e si vede la differenza tra i ‘vecchi’ che giocano a memoria e i nuovi, un po’ spaesato. Il Verona ha ampiamente meritato la vittoria, nessuna attenuante per i salentini.
Primo Tempo
Più Verona che Lecce nella prima frazione. Maggiore dinamismo e intraprendenza da parte degli scaligeri che mettono sotto i salentini. Eppure la prima occasione da gol è a favore degli uomini di Coppitelli. Samek al 19′ recupera palla, gira a Mc Jannet che calcia immediatamente all’incrocio dei pali: grande la parata di Toniolo. Poi la squadra di Sammarco sale in cattedra: Cissè al 21′ si gira in area ma non impensierisce il portiere. Al 23′ Diao solo davanti a Lampinen Skaug centra l’estremo difensore danese. Al 25′ annullato un gol per fuorigioco sempre all’indiavolato Diao. Quindi tocca al Lecce: sempre Mc Jannet su azione tambureggiante di Daka, che estirpa il pallone dai difensori veneti, alza la mira prima del cooling break.
Il Lecce cincischia nel respingere la palla al limite dell’area e al 35′ Dentale piazza un rasoterra di controbalzo all’angolino. Bravissimo Lampinen-Skaug a mandare in corner. Su calcio d’angolo Pascalau al 39′ incorna e impegna il portiere avversario.
Al 41′ i giallorossi devono ancora ringraziare il loro portiere che salva sempre su Dentale ma poco dopo capitolano. Nel recupero, al 47′, il Verona passa in vantaggio con merito. Cissè si beve Daka sulla sinistra, mette al centro e il centrale Pascalau manda nella propria porta con un tocco sciagurato. Sì va al riposo sotto di un gol.
Secondo tempo
Nella ripresa il Lecce vuole pareggiare e si catapulta in attacco ma manca di brillantezza e incisività. I salentini sembrano giù fisicamente e confusi tatticamente anche perché l’attacco è spuntato con Bruhn e Johnson che non la vedono praticamente mai. Prima che Coppitelli li mandi sotto la doccia, sostituendoli con il croato Jemo e con il rumeno Kodor, la frittata viene servita sempre da Pascalau che rispinge sui piedi di Diao un pallone da spazzare. La carombola finisce alle spalle del portiere leccese: 2-0.
D’Agostino al 69′ serve il tris con un piazzato di esterno destro che risulta imparabile per Lampinen-Skaug.
I salentini si svegliano e con Jemo segnano il 3 a 1 con un tiro sporco su cross di Casalongue.
Neanche il tempo di gioire che Dalla Riva la scarica all’incrocio dei pali, riportando a 3 le lunghezze di vantaggio dei gialloblù sui giallorossi. Addo si infortuna (cade a terra sbattendo la faccia) ed è costretto ad uscire in barella: brutta caduta in occasione del gol del 4 a 1 che tiene in apprensione un po’ tutti.
Vermesan nel recupero ‘cala’ la manita.
Le pagelle
Lampinen-Skaug: 6,5
Munoz: 6
Pascalau: 5,5
Addo: 5,5
dal 75′ Dell’Acqua: s.v.
Casalongue: 5,5
Samek: 6
dal 66′ Minerva: s.v.
Vulturar: 6
McJannet: 6,5
Daka: 6
dal 75′ Agrimi: s.v.
Bruhn: 5
dal 58′ Kodor: 6
Johnson: 5
dal 58′ Jemo: 6
Foto di copertina: Andrea Stella