
Vedi il Lecce giocare e capisci quanto sia importante per una squadra dai valori tecnici non eccelsi avere un allenatore che dia un gioco, un’impostazione chiara su cui martellare per tutta la settimana in allenamento provando a raccogliere i frutti in campo nelle partite che contano. Il Lecce ammirato a Empoli è stato la bella copia di quello visto in campo con il Genoa di Mister Vieira al Via del Mare. Le trame fitte di passaggi in attesa dell’ imbucata vincente che con i liguri si erano manifestate a sprazzi, con i toscani sono riuscite bene, benissimo. Helgason, Coulibaly, Pierotti, Tete Morente e Pierret sono stati fondamentali e la prima frazione sarebbe potuta tranquillamente terminare con un netto 4 a 0 se gli avanti giallorossi fossero stati più precisi e se l’estremo difensore empolese non avesse fatto due autentici miracoli. In difesa nella ripresa ‘si è ballato’ un po’ e si è rischiato troppo dopo la marcatura del neozelandese Cacace fino a quando non è entrato in campo Bonifazi.
Il 28enne difensore dal 68′ in poi ha alzato il muro dei salentini e i toscani hanno impensierito di meno. Bonifazi appartiene a quella schiera di atleti in credito con la fortuna a causa di infortuni a ripetizione ma dalla qualità cristallina che appena possono giocare fanno intravedere a tutti. Con Bonifazi centrale, Jean può ritornare sulla fascia e restituire Dorgu alla pericolosità offensiva.
I tre punti contro l’Empoli valgono il doppio e adesso sotto con il Cagliari, compagine altalenante (malgrado i pareggi con Milan e Juventus) e dalla difesa un po’ fragile.
Le pagelle di Empoli-Lecce
Falcone: 7
Guilbert: 7
Baschirotto: 6,5
Jean: 6,5
Dorgu: 6,5
Helgason: 7
dal 55′ Kaba: 6
Coulibaly: 7,5
Pierret: 7
dall’ 82 Ramadani: s.v
Pierotti: 7
dal 68′ Bonifazi: 7,5
Krstovic: 8
Tete Morente: 7,5
dall’82’ Karlsson: s.v.
