Difesa ‘improvvisata’ e attacco ‘spuntato’. Le pagelle di Lecce – Cittadella

Il Cittadella vince in rimonta per 3 a 2 al Via del Mare contro il Lecce e supera il turno di Coppa Italia. Passati in vantaggio con Strefezza, i giallorossi si fanno rimontare da Asencio e Tounkara (2). Inutile il gol di Colombo al 106′.

Con due gol di Tounkarà nei tempi supplementari il Cittadella in rimonta sbanca il Via del Mare, batte il Lecce per 3 a 2 e supera il turno di Coppa Italia dimostrandosi un’ autentica bestia nera (nello scorso campionato aveva vinto per 2 a 1 nel Salento). Ci sono voluti i supplementari, dunque, tra la squadra di Baroni e quella di Gorini per stabilire la vincente in grado di superare il turno di Coppa Italia. A nulla è poi servito il gol del 2 a 3 di Colombo al 106′. I tempi regolamentari erano terminati 1 a 1: di Strefezza al 61′ e dell’ex Asencio le marcature, con i giallorossi a lungo impacciati e i veneti sempre in palla (leggi la cronaca del match).

Il Lecce desta molte preoccupazioni a livello di organico e di tenuta, ma non serve a nulla drammatizzare. Il 13 agosto inizia il Campionato, i salentini ospiteranno l’Inter di Simone Inzaghi. Sarà tutta un’altra storia, speriamo. Preoccupa piuttosto l’infortunio difensivo di Dermaku. Queste le pagelle del match di Leccenews24.it.

Falcone: 5,5
In ritardo nell’uscita sul colpo di testa di Asencio che costa il gol del pareggio al Lecce. Per il resto non è stato molto impegnato e sui tiri di Vita e Lores Varela nella prima frazione era ben piazzato. Sui due gol di Tounkara nei tempi supplementari non sembra troppo reattivo.

Gallo: 6
Non chiude bene su Carriero in occasione del gol del pari del Cittadella. Nella prima frazione tiene bene la posizione anche se manca un po’ di spinta sulla corsia di sinistra.

Dermaku: s.v.
Esce a metà del primo tempo per un infortunio muscolare su un errato disimpegno che stava per dare la via del gol all’uruguayano Lores Varela. Nell’attesa di capirne l’entità, cresce la preoccupazione vista la situazione del reparto difensivo ridotto all’osso.

dal 24′ Baschirotto: 6
A destra, al momento dell’ingresso in campo, sembra dare verve e dinamicità. Poi cala con il passare dei minuti e fallisce il gol del 2 a 1 nel finale della ripresa su cross di Gallo dal versante opposto.

Blin: 6,5
Gioca nell’inedito ruolo di centrale. Asencio e Antonucci non saranno la LuLa ma il francese va premiato per l’impegno e per la puntualità nelle chiusure.

Gendrey: 6,5
Prima sulla corsia di destra, poi va addirittura al centro al posto di Dermaku. Fa il suo con grande spirito di abnegazione e una disciplina che fa ben sperare.

dal 91′ Calabresi: s.v.
Si mette sulla fascia destra a spingere ma non c’è la giusta energia.

Helgason: 5
Sottotono, a tratti fuori dal match. Da rivedere in tante, troppe occasioni Probabilmente da sostituire un po’ prima.

dal 95′ Di Mariano: s.v.
Non riesce a dare il contributo che tutti, lui per primo, avrebbero sperato. Gli spazi sono troppo intasati per una scintilla. Sfortunato al 114′, non trova il gol del 3 a 3.

Hjulmand: 6
Anche quando non si vede in maniera appariscente e sembra che ‘passeggi’ per il campo, lui c’è. Detta i tempi della squadra ma non eccelle mai in nessuna verticalizzazione. Bell’assist a Colombo per il gol del 2 a 3, quando coglie di sorpresa la difesa del Cittadella.

Bistrovic: 6
La classe si vede nei movimenti e negli inserimenti; gli manca, però, l’esplosività nei gesti atletici.

dal 67′ Gonzalez: 5,5
Non è in serata, si fa anche ammonire in chiusura di secondo tempo per una brutta entrata. Respira l’aria non positiva della serata.

Di Francesco: 6,5
Ha il merito dell’assist a Strefezza in occasione del gol al 61′. Per il resto tanti inserimenti e un po’ di imprecisione.

dal 67′ Listkowski: 5,5
Entra nel momento peggiore del Lecce ma non incide in alcun modo sugli esiti della sfida. Un po’ involuto.

Ceesay: 6
Corre tanto ed è d’aiuto a tutta la squadra. Lo trovi anche in difesa a difendere ma pecca di lucidità in attacco e non tira mai in porta.

dal 67′ Colombo: 6
Si vede che ha voglia di ‘spaccare’ il mondo, ma non gli si può chiedere di fare reparto da solo. Al suo ingresso, Strefezza ha già consumato la birra dei rifornimenti. Capitalizza al 106′ l’assist di Hjulmand per il gol del 2 a 3 e poi si divora il 3 a 3 al 120′.

Strefezza: 7
Il solito funambolo con la solita capacità di saltare l’uomo per garantire la superiorità numerica. Subisce una marea di falli e sblocca la partita con un bel gol di esterno sull’assist di Di Francesco.



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