Lecce – Monza finisce con un pareggio per 1 a 1. Un punto che muove la classifica ma che non accende gli entusiasmi (leggi la cronaca del match). Due squadre che, a dispetto degli organici, hanno evidenti limiti paradossalmente dalla cintola in su. Logico che siano gli allenatori a finire sulla graticola: Stroppa e Baroni non godono di buon feeling con l’ambiente. Certamente il tecnico toscano del Lecce al momento non rischia la panchina, ma è lecito aspettarsi da parte di Pantaleo Corvino un confronto per capire l’anima che si intende dare al gioco dei salentini che in casa con Empoli e Monza non vanno oltre il pari in rimonta e latitano in tanti momenti della gara soprattutto in idee da trasformare in palloni giocabili. Più fosco il destino del tecnico della società di Galliani e Berlusconi; si parla già di contatti con Ranieri e De Zerbi ma la prossima sfida con la Juventus fa tenere tutti con i piedi per terra. Il Lecce se la vedrà nell’anticipo di venerdì prossimo con la Salernitana di Nicola. Un’altra prova alla portata dei salentini, sempre che ritrovino un gioco più spumeggiante e divertente.
I migliori
Su tutti nel Lecce si stagliano le prestazioni di Gonzalez e Banda. Per entrambi un bel 7. Il canterano segna il suo primo gol in Serie A e solo un miracolo di Di Gregorio gli preclude la doppietta. Se si pensa che l’anno scorso il talento spagnolo giocava con la primavera di mister Grieco si può capire che miniera d’oro può diventare per la società. Aveva difettato di personalità nelle precedenti uscite da titolari, ma oggi si dimostra deciso, determinato, cattivo, presente al posto giusto al momento giusto. Banda è una conferma, non è più una sorpresa. Esplosivo, potente, funanbolico. Una gran bella realtà del Lecce di Baroni.

I peggiori
Continua ad essere un corpo estraneo Helgason che più di Bjorkengren forse doveva essere mandato ‘a farsi le ossa’ in provincia. Non riesce ad incidere nella partita, si estranea dal match. Anche Bistrovic non sta mantenendo le promesse: giunto in Salento con la nomea del nuovo Brozovic, si vede che ha nei piedi una competenza calcistica di livello, ma poi non riesce a trasformarla in campo dove crea confusione e non riesce ad incidere.
Nel mezzo tante sufficienze. Già, perchè risulta difficile addossare colpe particolari ai giocatori. L’impressione è che, a causa di tanti nuovi innesti, ancora non ci sia una identità di gioco. Baroni ha molto da lavorare e lo deve fare presto. Il Campionato non aspetta e la decima promozione in A è un bene troppo importante e troppo prezioso da dilapidare..
Le pagelle
Falcone: 6
Gendrey: 6
Pongracic: 6,5
Baschirotto: 6,5
Pezzella: 6
dal 17′ s.t. Gallo: s.v.
Bistrovic: 5,5
dal 37′ s.t. Askildsen: s.v.
Hjulmand: 6
Helgason: 5
dal 46’Gonzalez: 7
Di Francesco: 5,5
dal 31′ s.t. Rodriguez: s.v.
Ceesay: 6+
dal 17′ s.t. Colombo: 6
Banda: 7
