“Trovate chi ha lanciato il petardo, non è giusto che paghi il Lecce”, Sticchi Damiani duro dopo il folle gesto di Vicenza

Multa salatissima e chiusura di una parte o di tutto lo stadio di Via del Mare. A cosa andrà incontro il Lecce dopo il lancio del petardo al Menti di Vicenza che ha stordito il portiere avversario Nikita Contini? Improbabile la sconfitta a tavolino per 3 a 0.

Il lancio del petardo dalla curva salentina che ha stordito il portiere del Vicenza Nikita Contini potrà avere importanti conseguenze per il Lecce. E non tutte belle. Per questo il Presidente Saverio Sticchi Damiani scende in campo per far notare che i giallorossi nel caso in questione sono parte lesa, la principale parte lesa, insieme all’atleta biancorosso ‘stordito’ ovviamente. Chiede un provvedimento esemplare il numero uno di Via Colonnello Costadura: ‘Trovate il responsabile del lancio del botto. Non è giusto che paghi un’intera tifoseria che ovunque è conosciuta per l’esemplarità dei suoi comportamenti”.

Già, adesso tutto sta nel capire quanto dovrà pagare la tifoseria giallorossa quel gesto inutile e sconsiderato. che potrebbe rientrare addirittura nella fattispecie della responsabilità oggettiva del club. C’è chi sostiene che tecnicamente potrebbe essere comminata la sanzione della sconfitta a tavolino per 3 a 0, anche se obiettivamente sarebbe un provvedimento abnorme. Certamente il giudice darà una multa salatissima alla società; la speranza è che a questa decisione non si associ la chiusura di un settore o dell’intero impianto del Via del Mare in occasione della sfida contro il Pordenone di Venerdì 6 maggio (sarebbe una beffa quella della partita a porte chiuse).

Sticchi Damiani professionalmente è la persona giusta per far valere in settimana la posizione del club che, ripetiamo, si ritiene parte lesa e punta il dito contro i mancati controlli all’ingresso del Romeo Menti.

L’amaro in bocca. E’ quello che resta al Lecce al termine di 114 minuti di una partita pazza giocata contro il Vicenza che termina con i giallorossi che si leccano le ferite, rimandando ogni festeggiamento, e i biancorossi di Baldini che sognano addirittura di salvarsi agganciando il play off, dopo aver assaggiato il triste sapore della retrocessione al gol di Strefezza. Una partita incredibile che è cambiata proprio nel momento piu bello, ovvero al gol del fantasista brasiliano che aveva spedito il Lecce dritto dritto in paradiso’. Proprio in quel momento uno sconsiderato ha pensato bene di lanciare un botto che a causa della forte deflagrazione ha stordito il portiene veneto Nikita Contini, costretto a lasciare il campo e a farsi medicare. L’inerzia del match, proprio in quell’istante, si è spostata. I calciatori hanno giocato i restanti minuti quasi certi che ogni loro sforzo sarebbe stato vano per un futuro intervento del giudice sportivo.

Era un clima surreale quello in cui proseguiva il match. Il Vicenza ha trovato prima il pari dagli undici metri con Diaw, per un errore di Helgason (per mezzo di un rigore calciato due volte, la prima Gabriel lo aveva parato a Meggiorini) e poi addirittura il gol vittoria con Ranocchia a 30 secondi dalla fine (molto incerto il portiere salentino nell’occasione). Passa quasi in secondo piano l’erroraccio in contropiede di Pablo Rodriguez che avrebbe potuto portare i salentini in vantaggio servendo i compagni liberi invece di regalare la palla alla difesa avversaria.

La festa per la promozione in Serie A del Lecce è soltanto rinviata ma dovrà essere comunque conquistata sul campo nell’ultima partita interna del campionato contro il già retrocesso Pordenone che sta onorando ogni incontro disputato. Con una vittoria contro i ‘ramarri’ al Via del Mare il 6 maggio prossimo, gli uomini di Baroni potranno concludere una stagione difficile al primo posto della Cadetteria e vincere il loro campionato.



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