Tutta l’Italia tifa Bari, o quasi. Su facebook c’è¨ chi urla #noncompratelabari

Lo chiamano fenomeno virale eppure è¨ molto di piè¹. èˆ la storia/favola del Bari che sul campo ha conquistato 6 vittorie nelle ultime 7 partite tornando a sognare i playoff per la serie A. L’hashtag #compratelabari è¨ diventata un vero e proprio tormentone ma da qualche ora in rete è¨ spuntato un altro appello preceduto dal cancelletto: #noncompratela

La favola di #compratelabari ha contagiato la Rete. Tante le adesioni alla campagna partita sui social per trovare un acquirente per il Bari che ha conquistato sul campo la zona play off. Ma come in ogni favola che si rispetti ecco l’altra faccia: da qualche ora circola su internet un altro appello:  #noncompratelabari 

Il calcio è bello proprio per i tifosi. E non solo per quello che succede sul rettangolo di gioco. La popolarità di quello che non a caso viene definito lo sport più bello del mondo sta nelle passioni che fa nascere intorno al manto erboso, sulle curve, nelle tribune, sotto i campanili di città. Ieri, abbiamo raccontato la bella storia sportiva del Bari: la società è fallita, i calciatori non hanno certezza del proprio futuro, ma la squadra, vittoria dopo vittoria, è entrata nel sestetto che si contenderà la serie A ai playoff.

Una dimostrazione di attaccamento ai colori sociali da parte degli atleti – che fa da contrasto al calcio mercenario di cui tanto si parla- ricambiato dal sostegno dei tifosi che sono ritornati allo stadio di città come non accadeva nemmeno nei tempi della massima serie. Oggi, invece, mettiamo in vetrina l’altra faccia del calcio, altrettanto bella, altrettanto avvincente, quella degli sfottò tra tifoserie avversarie e contrapposte. La faccia della rivalità, sana ma accesa tra tifoserie, l’orgoglio di sentirsi ed essere su fronti contrapposti del tifo.

Così alla campagna social #compratelabari, promossa sulla pagina facebook aperta dal comico Alessio Giannone che non si dica, la fanpage, ha raccolto fiumi e fiumi di adesioni da ogni angolo del mondo, sulla scia dell’iniziativa del centrocampista Daniele Sciaudone, bergamasco di nascita e social media manager da applausi (è stato lui a spingere i suoi compagni di squadra a metterci la faccia dopo che la seconda asta fallimentare per rilevare il club era andata deserta) si contrappone quella altrettanto effervescente di chi gioisce nel vedere i galletti biancorossi in crisi, almeno a livello societario e si augurerebbe che non soltanto la terza, ma pure la quarta e la quinta e tutte le eventuali varie aste per l’aggiudicazione del titolo sportive andassero deserte.

È questo il bello del tifo contrapposto ed è per questo che è partita la campagna sempre a colpi di hashtag «Non comprate la Bari».  La pagina in un solo giorno ha chiamato a raccolta oltre mille sostenitori. Una foto, un cartoncino e il gioco è fatto, anche in questo caso.

In attesa di sapere che cosa accadrà nella vita reale quando nella terza asta indetta per il 25 maggio delle due l'una o qualche imprenditore alzerà la mano per sposare la causa e dare corso al progetto, oppure fine della storia e tutti a casa voi per chi fate il tifo?