Per Giampaolo Milanese, 44enne di Martignano, si sono aperte le porte del carcere con le accuse di rapina, estorsione e lesioni in concorso. Reati contestati anche al suo complice, arrestato martedì.
Al termine della sentenza con il rito abbreviato emessa dal Gup Michele Toriello, l'impianto accusatorio ne esce ridimensionato. L'operazione investigativa del 22 febbraio 2016 portò all'arresto di sei persone.
Confartigianato Imprese Puglia rivela alcuni dati importanti sulla denunce per estorsioni. Nella nostra regione si registra un +42% in più, nel 2015, rispetto all'anno 2010. "Bisogna sostenere gli imprenditori", dice Francesco Sgherza.
L'episodio culminante si verificò l'11 settembre 2015, quando il 29enne di Squinzano, entrò con altre persone nel bar. Dopo aver bevuto e perso soldi alle slot-machine avrebbe distrutto arredi e registratore di cassa.
Minaccia ed estorce denaro per 1500 euro ad un imprenditore locale, ma viene colto con le mani nel sacco. Il giovane di Ruffano si trova ora agli arresti domiciliari.
La Procura antimafia vuole far luce su un nascente clan con epicentro nella zona 167 di Lecce, impegnato nello spaccio di sostanze stupefacenti proveniente dai territori di Surbo e Monteroni.
Un uomo di 60 anni, originario di Surbo, è finito in manette dopo una estorsione appena messa in atto. Presa di mira era stata una giovane donna bulgara che, stanca delle continue violenze e minaccia, si è rivolta ai Carabinieri.
L'operazione investigativa, il 22 febbraio 2016, portò all'arresto di sei persone e all'iscrizione nel registro degli indagati di altri trentasei nomi. Le indagini sono partite dal furto di un Fiat Doblò a scopo di estorsione.
Il gup Giovanni Gallo al termine del processo con rito abbreviato ha condannato Luigi e Caterina Bevilacqua, 44 e 37 anni, marito e moglie di Casarano, rispettivamente alla pena di 4 anni e 6 mesi e di 5 anni e 3 mesi. Vennero arrestati nel maggio scorso.
In mattinata, dinanzi al gip, si è svolto l'interrogatorio di garanzia delle sei persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.