Non solo, poiché il giudice monocratico ha accolto la costituzione di parte civile, tra gli altri, della Regione Puglia, di 8 comuni salentini e di varie associazioni.
Antonio Calvi è stato invece assolto dall'accusa di falsità in scrittura privata. La Corte ha dunque ridotto la pena a 2 anni e 9 mesi per l'imprenditore, condannato in primo grado a a 3 anni.