D’allevamento o di mare? Come scegliere il pesce per la tavola di Natale

In prossimità delle feste di Natale e di fine anno, l’Aduc mette on line i consigli per gli acquisti dei consumatori.

Sono on line i consigli dell’Aduc per aiutare i consumatori al miglior acquisto per i piatti delle festività.

Come da tradizione italiana, il pesce trionfa sulle tavole natalizie, sia il giorno della Vigilia del 24 che a Capodanno. Piatto ricco, non solo in termini di proprietà e caratteristiche salutari, ma anche in termini di portafoglio.
E allora, è bene munirsi di qualche consiglio in più per non acquistare merce non fresca o, peggio ancora, come a volte avviene in ristoranti e pescherie in questo periodo, congelata e poi mal scongelata (vedi operazioni dei carabinieri a Gallipoli). Un gran peccato se si pensa alla grande qualità del pesce nostrano.

Da Aduc i suggerimenti per i consumatori. “Anche l'anguilla, il salmone, i gamberi, gli scampi e le aragoste? Ebbene si'! Anche loro possono essere allevati intensivamente e nutriti con farine animali – scrivono dall’associazione –Ovviamente noi suggeriamo ai consumatori di rivolgere la propria attenzione al pesce pescato in libertà, in particolare quello azzurro, che oltretutto è anche più' saporito”.

Quanto alla freschezza consigliamo di osservare l'occhio del pesce (deve essere convesso e limpido), la consistenza della carne (dopo pressione con un dito deve tornare rapidamente allo stato iniziale), le branchie (devono essere rosse e rigide). Attenzione alle spigole e alle orate vendute a prezzi stracciati: probabilmente arrivano dagli allevamenti di Malta, Grecia e Turchia. Comunque chiedere sempre il luogo di provenienza del pesce e le modalità di allevamento. Informarsi fa bene alla salute”.



In questo articolo: