Cultura, musica e tradizione per un appuntamento tutto salentino, nel cuore e nella realizzazione. Se il maltempo della scorsa settimana ha rovinato tutti gli spettacoli che erano stati preparati, nessun problema! Gli organizzatori ci riprovano con i favori del meteo questa volta!!! Saranno due giorni all’insegna del cibo e della scoperta quelli organizzati per festeggiare San Martino, per un evento che già nel nome, “Pucce, Castagne e Vinu”, racchiude il suo spirito. Le date sono quelle – venerdì 18 e sabato 19 novembre – allora non resta che segnare sull’agenda la location: la zona pip di Surbo, non lontano dal multisala The Space per avere un punto di riferimento. E questa volta l’evento sarà al coperto.
Ad organizzare la manifestazione che catturerà l’interesse di chi non vuole restare a casa con gli amici e cerca qualcosa di originale da fare per il week-end è l’Associazione Culturale Musicale Mon-Raw, fondata da Federico Cafiero, Pierluigi Palazzo e Manuel Tarantini. I tre hanno cercato un modo per festeggiare la tradizione, pensando in grande. Ci sarà una tavola imbandita di pietanze tradizionali, vino novello e castagne. Non mancheranno, le pittule salentine per accompagnare il vino novello, un vino giovane che, a causa della mancata macerazione delle bucce di acini, non può avere una lunga conservazione.
Il programma
Dal’18 al 19 novembre, la manifestazione porta in scena tanto cibo e della buona musica. Durante le tre serate, infatti, saranno presenti degli stand enogastronomici che proporranno piatti tipici della tradizione salentina. I visitatori potranno, infatti, trovare la puccia salentina, carne alla griglia, le immancabili castagne arrostite, alcuni piatti della tradizione come Ciciri e Tria, la Trianata o Fave e Cicoria, le Pittule, il pesce fritto.
Tutto accomapagnato dal vino novello e dalla buona musica. E a proposito di musica, non mancheranno momenti di divertimento grazie alla partecipazione del gruppo musicale TerraRoss per il 18 novembre, ore 22. Alle 21.00 risate assicurate con I Malfattori.
Per il 19 novembre si parte alle 20.30 con Olivetti Band e si prosegue alle 21.30 con la grande pizzica degli Alla Bua. A fare da cornice saranno le bancarelle di artigianato artistico e di hobbistica, insieme a diversi stand e ambulanti del settore enogastronomico.
La storia della festa di San Martino
La festa, parte integrante della tradizione salentina, è dedicata a San Martino di Tours, un soldato che decise di donare metà del suo mantello ad un uomo povero appena incontrato per ripararlo dal freddo. La mattina seguente, però, il mantello era miracolosamente intatto e l’uomo, pagano, decise di convertirsi alla fede cristiana.
Secondo la tradizione, il 12 novembre era anche la chiusura dell’anno agricolo. Era usanza dei contadini festeggiare con ricchi banchetti, ringraziando il buon raccolto dell’anno. Proprio il vino, consumato durante i banchetti, era simbolo di augurio e prosperità per il futuro. Ed ancora oggi, a San Martino si celebra la fine della vendemmia e la nascita del “vino nuovo”.