
Per decenni un padre e suo figlio hanno pescato con la canna fissa dalla scogliera di Punta Facì, l’estremo lembo di terra che incornicia le Orte, una baia naturale di incomparabile bellezza. Per anni si sono dati il cambio, facendo a turno su quel pezzo di scogliera avventurosa, per non perdere la posizione vantaggiosa, utile a tirar su’ occhiate e saraghi di almeno mezzo chilo.
È una storia che sa ormai di leggenda, come quella che vorrebbe nascosti nelle profondità del mare delle Orte. tesori di inestimabile valore, aggiunto che per lungo tempo hanno visto protagonisti pescatori subacquei.
Tanto che già da diversi anni in zona è sorta un’attrezzata struttura di diving ed immersioni, per scoprire alcuni tra i fondali più belli della costa salentina del sud.
Qui siamo a Otranto, nel punto più orientale d’Italia, nel luogo in cui era bello pescare e dove nelle notti di luna piena i marinai raccontano che i delfini si ritrovano per far festa, con il loro canto dolce e amico.
Sono le Orte signori, qui non si scherza, è mare vero.