Otranto perde la bandiera blu, “già al lavoro per riconquistarla”

Otranto perde la Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento della FEE, Foundation for Environmental Education. L’amministrazione “i motivi prescindono dalla responsabilità di amministratori e cittadini”

Cosa rappresenta la Bandiera Blu per una città che si affaccia sul mare è ormai cosa nota. Non è solo sinonimo di qualità, di attenzione all’ambiente, di cura dei gioielli della natura. È anche una ‘cartina’ che i turisti indecisi possono consultare per decidere dove trascorrere le vacanze, trovando il perfetto mix tra mare cristallino, spiagge da sogno, qualità dei servizi offerti con un occhio particolare all’ambiente.

Il riconoscimento internazionale della FEE, Foundation for Environmental Education, infatti, premia non solo le acque più belle, ma il percorso che un comune intraprende, fatto di piccoli passi verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. 32 i criteri da ‘superare’ per ottenere il vessillo da esibire con un pizzico di orgoglio e soddisfazione e che, inevitabilmente, innesca un meccanismo che ha importanti ricadute sul territorio. Numeri che, a stagione finita, decretano il successo o l’insuccesso di un luogo che sul turismo punta tanto, se non tutto

Otranto non ce l’ha fatta. Quest’anno, la Bandiera Blu non sventolerà, ma l’amministrazione ci tiene a precisare i motivi per cui la città è stata esclusa. Uno in particolare, non aver raggiunto il requisito imperativo di una raccolta differenziata maggiore del 40%.

«Il dato che ci penalizza è indipendente dalla nostra volontà – ha dichiarato il Sindaco Pierpaolo Cariddi – il Comune di Otranto è uno dei 22 comuni dell’Aro7/Le che attendono da anni la nuova gara da parte di AGER – Regione Puglia che ci consentirebbe di attivare la raccolta porta a porta della frazione umida e che ci porterebbe velocemente a raggiungere alti livelli di raccolta differenziata, come è accaduto in località turistiche simili alla nostra, dove la raccolta della frazione organica ha raggiunto percentuali superiori al 70% in tempi brevissimi. Purtroppo siamo costretti a operare in regime di proroga, con un contratto del 2009, con ditta commissariata».

«Poiché il tempo dell’attesa e della pazienza si è esaurito – continua il primo cittadino –  proprio in questi mesi, in sede Aro7/LE, si è deciso di procedere in autonomia alla costituzione di una Società in house che ci permetterà di elaborare un progetto con nuovi investimenti e implementazione di servizi, tra cui la raccolta dell’organico».

Insomma, l’appuntamento con il prestigioso riconoscimento è solo rimandato al prossimo anno, quando la Bandiera, sostiene Cariddi, tornerà a sventolare sulle bellissime spiagge della città dei Martiri.

«Un parametro, anche se vincolante – conclude – non è rappresentativo dei sacrifici e del lavoro costante che abbiamo svolto e svolgiamo sulla tutela dell’ambiente. Purtroppo è solo la nostra comunità che si fa carico dei costi di raccolta e smaltimento per garantire a tutto il comprensivo spiagge e pinete pulite e una città ordinata, dignitosa, apprezzata da tutti e orgoglio dell’intera Puglia».



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