Un posto magnifico chiamato Otranto

L’affaccio dai bastioni sul grande porto è una delle immagini più forti e rappresentative del bel Salento. Da qui Carmelo Bene dominava l’orizzonte

Ma di che stiamo parlando? Basta guardare l’immagine di questa fortificazione a strapiombo sul mare per capire che la bellezza di Otranto non si spiega, si ammira.

Un luogo di culto per gli amanti del mare, estremo come la sua geografia, il luogo dove il grande Carmelo Bene preferiva ritirarsi per vivere a volte in solitudine i suoi travagli artistici, come quando andammo a trovarlo, dopo aver concordato un’intervista a casa, e venne ad aprirci in abbigliamento domestico dicendoci che l’intervista l’avrebbe fatta volentieri, ma un’altra volta perché in quel momento, proprio mentre ci parlava sulla soglia del portone, ci disse: “purtroppo oggi non sono in casa“. Solo un genio assoluto poteva rispondere così… ma Otranto e la vista sui misteri del mare rimane, resiste al tempo, tiene la scena e bada a se stessa.

Otranto e i suoi lunghi fossati, Otranto e le sue mura, Otranto e il suo castello, quello messo su dagli ingegneri militari del Duca Alfonso d’Aragona per far sì che non ci fosse più un altro 1480.

Otranto e i suoi martiri, con l’oriente a due passi. Sì Otranto e poi più nulla, ma solo il mare.