C’è una parte d’Italia che non si attraversa soltanto: si vive. Il Salento, tra mare cristallino, borghi bianchi e distese infinite di ulivi, è un invito continuo a rallentare, respirare e lasciarsi sorprendere. Se hai 7 giorni davanti a te, prendi un’auto, abbassa i finestrini, accendi la musica e lasciati guidare da un itinerario indimenticabile alla scoperta degli angoli più belli, lì dove il sole accarezza la pelle e l’aria profuma di salsedine e semplicità.
Ecco un viaggio, giorno per giorno, alla scoperta di questa terra che profuma d’estate, di semplicità e di bellezza autentica. Tra spiagge mozzafiato, paesini bianchi sospesi nel tempo e infinite distese di ulivi, ogni curva è una sorpresa.
Giorno 1 – Lecce, l’anima barocca del Salento
Inizia il tuo viaggio da Lecce, la città che ti accoglie con un abbraccio caldo e dorato. Passeggia nel centro storico, tra chiese scolpite come merletti e palazzi che sembrano brillare sotto il sole. Piazza Duomo, la Basilica di Santa Croce, l’Anfiteatro romano: ogni angolo racconta una storia, e ogni balcone è un piccolo teatro.
Lasciati tentare da un rustico leccese ancora caldo, o fermati in un bar per assaggiare un pasticciotto. La sera, siediti in una piazza illuminata e guarda la città che si colora di arancio, mentre il giorno lascia spazio alla magia notturna.
Giorno 2 – Otranto e i suoi riflessi tra storia e mare
Al mattino prendi la litoranea verso est, e in meno di un’ora sarai a Otranto, il primo sguardo verso l’Oriente. Città affacciata su un mare che sembra dipinto, con il suo castello imponente e la Cattedrale che custodisce il grande mosaico dell’Albero della Vita.
Dopo aver camminato tra vicoli bianchi e terrazze panoramiche, regalati un pomeriggio di relax alla Baia dei Turchi o agli Alimini.
L’acqua è fresca, trasparente, e sembra che il tempo qui si sia davvero fermato.
La sera, torna in paese per una cena sul mare. E se ti capita di incontrare musica dal vivo in strada… fermati. Nel Salento succede spesso.
Giorno 3 – Da Otranto a Leuca: la costa più selvaggia
In questa tappa si viaggia lentamente, seguendo la costa adriatica verso sud. È uno dei tratti più belli d’Italia: scogliere, grotte, torri saracene e scorci che tolgono il fiato.
Fermati a Porto Badisco, dove secondo la leggenda approdò Enea. Poi a Castro, per una visita alla spettacolare Grotta della Zinzulusa. Fai tappa a Tricase Porto per un pranzo vista mare a base di pesce fresco.
Nel tardo pomeriggio raggiungi Santa Maria di Leuca, dove il faro segna il punto più a sud del Salento. Qui, secondo la leggenda, lo Ionio e l’Adriatico si incontrano e il tramonto da Punta Ristola è qualcosa che non dimenticherai facilmente.
Giorno 4 – Spiagge caraibiche e dolce far niente
È tempo di relax vero. Risali lungo la costa ionica e fermati a Pescoluse, conosciuta come le Maldive del Salento. Sabbia bianca, mare calmo, fondali bassi: qui il Mediterraneo si mostra nella sua versione più paradisiaca.
Prenota un lettino, ordina un calice di vino bianco e lascia che sia il sole a guidare le tue ore. La sera, se vuoi un po’ di movimento, fai un salto a Torre Vado o Torre Pali, piccoli borghi marini con locali affacciati sul mare.
Giorno 5 – Gallipoli, tra storia e onde
La prossima tappa è Gallipoli, la “città bella”. La città vecchia è un labirinto di vicoli, botteghe, chiese e case affacciate direttamente sul mare.
Visita il Castello, percorri il lungomare, e poi rilassati nella sabbia dorata della Spiaggia della Purità. Nel pomeriggio, se vuoi un cambio di scena, vai a Punta della Suina o Lido Pizzo, due gioielli naturali immersi nella macchia mediterranea.
Gallipoli di notte si accende. Puoi scegliere una cena romantica nei vicoli o un locale con vista sul porto: l’atmosfera qui è vivace ma mai eccessiva.
Giorno 6 – Porto Selvaggio e l’anima verde del Salento
Dopo giorni di mare, oggi scopri il volto più verde e nascosto del Salento: la Riserva naturale di Porto Selvaggio.
Lascia l’auto e addentrati a piedi tra le pinete, fino ad arrivare alla cala: una piscina naturale tra rocce e bosco, perfetta per un tuffo rigenerante. Qui tutto è silenzio, natura, respiro.
Nel pomeriggio visita Nardò, piccolo gioiello barocco dal fascino autentico, lontano dalle rotte più battute.
Per cena, scegli una masseria nelle campagne, magari con tavoli sotto gli ulivi e cucina fatta in casa. È il modo migliore per sentire il vero sapore di questa terra.
Giorno 7 – Rallentare e salutare: il Salento che rimane
Il settimo giorno non serve correre. Il viaggio sta finendo, ma il Salento ha ancora qualcosa da offrirti: un ritmo lento, una luce calda, una bellezza che non ha fretta di essere scoperta.
L’ultimo giorno è sempre il più strano. Hai la sensazione che il tempo sia volato, ma allo stesso tempo ti sembra di essere qui da sempre. Il Salento ti entra dentro così, in punta di piedi e senza chiedere permesso.
Per chiudere il viaggio nel modo giusto, lascia che sia la terra a parlarti ancora un po’. Allontanati dalla costa, prendi strade secondarie tra uliveti secolari e muretti a secco, e lasciati guidare dal paesaggio. È il momento perfetto per respirare a fondo e rallentare davvero.
Prendi una strada secondaria e lasciati guidare. Fai una sosta in un piccolo borgo come Specchia o Presicce, dove il tempo sembra sospeso. Passeggia senza meta, entra in una bottega, ascolta i racconti della gente del posto.
Concludi il tuo viaggio in una cantina immersa tra gli ulivi, con un bicchiere di Negroamaro o Primitivo tra le mani. Brinda a tutto quello che hai vissuto e porta con te il profumo del vento, il colore del mare, il sapore dell’olio buono.
Non sarà un addio, ma un arrivederci. Perché una cosa è certa: chi entra in Salento con il cuore aperto, difficilmente riesce a lasciarlo davvero.
