‘Scusate se non siamo affogati’: flash mob per i 900 migranti morti in mare

Sotto la Prefettura di Lecce, un flash mob simbolico per ricordare le 900 vittime decedute nei giorni scorsi lungo il Canale di Sicilia. Domani Consiglio europeo, Renzi:’Stiamo combattendo una guerra contro i trafficanti di uomini’.

Mentre il premier Matteo Renzi relazionava in aula al Senato sulla tragedia avvenuta nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a Lecce i 900 migranti inghiottiti dal mar Mediterraneo sono stati ricordati attraverso un’iniziativa avente potentissimo valore simbolico. Un flash mob dal forte impatto emotivo per non archiviare troppo in fretta l'immagine di quei cittadini extracomunitari rimasti vittime del naufragio. Distesi per terra e coperti da un velo bianco, emulando la brutta fine di coloro i quali, adesso, non possono più ricongiungersi fisicamente coi propri parenti. “Scusate se non siamo affogati”, recita uno striscione esibito a ridosso della trafficata via XXV Luglio.

Una notizia terribile che, sconvolgendo l’opinione pubblica – italiana e straniera – non deve finire nel dimenticatoio. Ed ecco piovere, dunque, iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia, da hashtag sui social network, a veglie di preghiera fino a dimostrazioni come quelle esibite stamattina nel capoluogo salentino. È importante insomma che la memoria di queste persone rimanga sempre viva, affinché le istituzioni possano varare delle misure ad hoc per evitare in futuro tragedie di tali dimensioni. Del resto, le vittime del disastro provengono da varie parti dell'Africa e del Medio Oriente, fuggendo da guerre, povertà e persecuzioni.  

Nei prossimi cinque anni i Paesi ricchi dovranno accogliere un milione di rifugiati dalla Siria pur di arginare i naufragi nel Mediterraneo. Lo riferisce al “GuardianFrancois Crepeau, relatore speciale Onu. Nel frattempo è proprio il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, a dichiarare l’apprezzamento per il ruolo dell'Italia durante una telefonata con Renzi, aprendo alla "responsabilità condivisa" della comunità internazionale di proteggere migranti e profughi che si imbarcano. Peraltro, lo stesso Ki-Moon sta preparando il consiglio straordinario UE in programma domani. Dichiarazione piuttosto calda, considerando che la nostra realtà da sempre fronteggia gli sbarchi nel Salento. Ultimo in ordine di tempo, quello descritto nell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza nel tratto marino situato tra Leuca ed il "Ciolo". 

"Dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo combattendo una guerra contro i trafficanti di uomini. Non c'è nella storia un'altra esperienza analoga di compravendita di carne umana se non lo schiavismo". Le parole di Renzi – riportate in una nota Ansa – echeggiano nell’aria proprio come le note di uno strumento musicale. Vibrano tese, smuovendo le coscienze degli esponenti politici presenti. Non solo. In una comunicazione alla Camera (votata a maggioranza anche coi voti di Forza Italia) da sottoporre in vista del Consiglio europeo di domani, sostiene che "combattere i trafficanti di uomini significa combattere gli schiavisti del ventunesimo secolo. Non è solo una questione di sicurezza o di terrorismo, ma di dignità umana ".

"Sono fiducioso che l'Ue possa cambiare passo e fare l'Ue non solo quando c'è da fare il budget", ha concluso il premier. La strage oltrepassa i confini europei, giungendo sino alle orecchie del Presidente USA, Barack Obama, che in un'intervista tv interviene puntando il dito sull'instabilità politica della Libia: "Il problema dei rifugiati è in gran parte il risultato di conflitti tribali e differenze religiose in Libia, che stanno creando il caos". Medio Oriente e Nordafrica stanno attraversando un periodo di cambiamenti. “Pensoha proseguito Obamache il mondo islamico stia attraversando un processo dove è necessario isolare e respingere ogni tipo di estremismo, come quello che vediamo incarnato nell'Isis".



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