“Non è un’influenza, ma nemmeno la fine del mondo”. L’avvocato in isolamento lancia un messaggio contro la paura

Dalla sua stanza in isolamento, l’avvocato di Melendugno positivo al Coronavirus, ha voluto ‘rassicurare’ tutti, in un momento in cui è scoppiato il panico.

Migliorano le condizioni dell’avvocato di Melendugno positivo al coronavirus che ieri è stato trasferito da Galatina a Lecce per proseguire le cure. Scrive a Leccenews24 per tranquillizzare tutti, per comunicare il decorso della malattia.

«Mi raccomando, dite a tutti di non farsi prendere dalle paure e dalle incertezze! Non si tratta della nube nera della morte del film ‘I dieci comandamenti’. Dopo un giorno di isolamento e dopo che è passata la febbre posso dire sulla mia diretta esperienza che l’ attacco da coronavirus non è poi un’infezione ingestibile. Porta un ciclo di febbre molto aggressiva che per me è stata di complessivi 8 giorni. A me sembra niente di più forte di una normale polmonite. Posso testimoniare ciò perché ho fatto entrambe e parlo con cognizione di causa. Gestita la febbre, ora mi resta di guarire dalla bronchite e dalla relativa tosse».

Insomma un messaggio che vuole essere un segnale positivo e tranquillizzante da parte di chi, essendo risultato positivo al tampone nella giornata di venerdì 6 marzo, si trova in ospedale per sottoporsi alle cure, guarire e ritornare nel più breve tempo possibile alla vita normale. Questa la storia: non riuscendo a fare il tampone, l’avvocato, su indicazione del proprio medico curante, si era recato all’ospedale di Galatina per fare un rx toracico che togliesse ogni ombra di rischio da qualche focolaio di infezione polmonare, vista la tosse e la febbre che aveva da qualche giorno. Poi la tenda dell’unità di crisi e l’agognato tampone che aveva evidenziato la positività. Quindi il ricovero e la cura.

Oggi lancia un segnale di distensione, in ore di isterismi collettivi favoriti dalla poca chiarezza della comunicazione istituzionale che a tutti i livelli, da quelli centrali a quelli periferici, lascia filtrare piuttosto che raccontare a viso aperto ciò che sta succedendo.

Parole di buonsenso quelle dell’avvocato salentino che ha voglia di riprendersi e tornare alla propria quotidianità.

« L’impressione personale che posso dare è che la febbre da broncopolmonite abbia lo stesso impatto, la stessa violenza e la stessa aggressività, ma certamente è più lunga come esiti di guarigione. Questa è la mia personale esperienza che posso sottoscrivere e raccontare a tutti senza volerne fare una regola generale. Il coronavirus è un nemico subdolo dal quale si guarisce; certo, potrà trovare un ambiente idoneo in cui incubarsi e poi esplodere per eventuali carenze immunitarie (come me che ho avuto un diabete scompensato) oppure potrà trovare soggetti forti che saranno i cosiddetti “positivi asintomatici“. Ma è inutile che ci facciamo prendere dalla paura delle incertezze. Comincio a sentirmi meglio e volevo tranquillizzare i vostri lettori!»

Negativi i tamponi della famiglia

Buone notizie intanto per la famiglia e il medico dell’avvocato. I tamponi della sorella, della moglie e del medico curante risultano essere negativi. Negativi sono anche quelli dei figli del professionista.



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