‘Così vendono la droga davanti alle discoteche’. Il Salento dello sballo finisce sulla copertina di Oggi

Un giornalista e un fotografo del settimanale Oggi, in edicola mercoledì 19, hanno trascorso la notte del 15 agosto tra i ragazzi in cerca di divertimento e sballo, documentando l’escalation del consumo di droga davanti alle discoteche del Salento.

Il Salento dello sballo finisce in prima pagina sul settimanale Oggi che da anni racconta l’Italia agli italiani. Ormai la provincia di Lecce ha raggiunto la massima notorietà dal punto di vista dell’appeal turistico: non c’è persona che non faccia di tutto per ritagliarsi almeno una settimana di vacanza in una delle tantissime località sparse tra lo Jonio e l’Adriatico e dell’entroterra sapendo di poter contare sulla bellezza dei luoghi, sulla cultura, sulle tradizioni popolari che si piantano sul terreno fertile della musica e dell’enogastronomia, sui sapori tipici di questa terra. Ma, ormai è diventato di dominio pubblico, c’è anche un’altra faccia della medaglia che non è più nascosta, che è balzata agli onori della cronaca e che il settimanale Oggi racconta con dovizia di particolari in un reportage che tutti potranno trovare in edicola e leggere mercoledì 19 agosto.
 
Sulla copertina, una foto choc con una didascalia inequivocabile: «Così vengono la droga davanti alle discoteche del Salento». Si tratta di un’inchiesta che racconta la Gallipoli di cui purtroppo parliamo da qualche anno, quella Gallipoli in cui c’è un divertimento senza regole, senza limiti, senza freni. Un divertimento fatto di uso e abuso di alcool e droga, soprattutto tra i giovanissimi che si sono ‘confidati’ con un giornalista ed un fotografo della rivista inviati in missione nella Città Bella proprio il giorno di ferragosto a cui hanno tentato di spiegare i motivi, sempre che si siano, di questa corsa allo sballo, alla trasgressione più sfrenata.
 
Non che queste notizie siano nuove per i salentini, dal momento che ogni estate va in scena un racconto dettagliato fatto di interventi del 118, salvataggi all’ultimo minuto, incidenti per guida in stato di ebbrezza, quando non accade il peggio. Il tutto mentre le forze dell’ordine tentano di tamponare quello che sembra essere il fiume in piena del malaffare con attesti di spacciatori e pusher e controlli sulle strade e sui luoghi della movida.

«Un pusher ogni 30 metri, droga nascosta in buche sulla sabbia, spaccio a 15 metri dall’ingresso delle discoteche, l’assenza di controlli, per ore, nei luoghi caldi della movida. È quanto documentano le immagini esclusive del reportage del settimanale OGGI nel Ferragosto di Gallipoli, meta giovane del Salento. Un giornalista e un fotografo del giornale hanno trascorso la notte del 15 agosto tra i ragazzi in cerca di divertimento e sballo, documentando l’escalation del consumo di droga (una vera e propria tabella di marcia che va dalla cannabis alla cocaina passando per ketamina e mdma) e la compravendita di pasticche e polveri».

Insomma, se prima il Salento era soltanto un luogo dello spirito da vivere e visitare oggi più che mai ci si trova di fronte ad una valutazione del turismo sempre più simile a quella che qualche anno fa si riservava a Rimini e Riccione. Lo dimostrano i titoli a caratteri cubitali dei giornali che definiscono i turisti della perla dello Jonio come spazzatura. È arrivato il momento, qualora non ce ne fossimo accorti di prendere il toro per le corna e affrontare la questione per evitare che tra qualche anno insieme all’acqua sporca del turismo ‘negativo’ si perda anche quello che è forse l’unica leva dell’economia del territorio. 



In questo articolo: