Suonano alla porta continuamente. E’ il via vai degli amici di una vita che ti portano i loro pensieri di Natale. ‘Perché ti sei preso questo fastidio?‘ si dice sempre così, è il garbo da sfoderare nel protocollo della cortesia anche di fronte a qualche regalo non proprio azzeccato. Sul tavolo della stanza buona di casa, intanto, fanno bella mostra di sé tutte le leccornie preparate: purceddhruzzi, pasta di mandorla, mustazzoli e cartellate. Guai a toccarle, però: sono tutte guantiere che prenderanno il volo verso casa di amici e parenti, quando saremo noi a scampanellare al loro domicilio.
Sullu taulu ti lu salottu,
stae già tuttu cottu…
purciddrhuzzi, mustazzueli e ‘ncartiddrate,
stane già date:
na guantiera alla cummare,
e una a pitunu alle fiie, nu ci l’ ha dare?
Ci le ba tuecchi, sienti comu mama si ncigna a dannare:
‘Fermi!!! Ca quiddre l’aggiu ricalare’,
oppuru ci rria gente, nu nbuei, ca ni lamu fare ‘ssaggiare?
Nu te ticu li tuni,
tanta gente ca sona alli purtuni..
Perce’ stu fastidiu? La frase pi tutti,
puru te quiddri, ca portane tuni brutti.
Si chiama crianza leccese,
ca puru quannu nu buei ti face dintare cortese…

Traduzione
Sul tavolo del salotto
è tutto già bello e preparato.
Purceddhruzzi, mustazzoli e cartellate
sono pronti per essere regalati:
una guantiera alla comare
ed una ad ogni figlia non la devi dare?
Se tocchi una di quelle confezioni
mia madre inizia a dannarsi:
‘Fermi, non le toccate che devo regalarle.
E se vengono ospiti non dobbiamo fare assaggiare quei dolci?’.
Per non parlarti poi dei regali,
sono tanti gli amici che bussano alla porta.
‘Perché ti sei preso questo fastidio?‘ è la frase buona per tutti,
anche per quelli che portano regali bruttini…
Si chiama ‘creanza leccese’,
che anche quando non vuoi ti fa diventare cortese…
(Ph. di copertina: semplicegirasole.blogspot.com)
