‘E’ così che amano il Salento?’. L’ira dei residenti di Porto Cesareo contro i camperisti ‘abusivi’ di Via Buonarroti

La segnalazione ci giunge dai residenti di Porto Cesareo, stanchi nel vedere i sacchetti di spazzatura abbandonati da turisti, camperisti abusivi, in una via non distante dal centro. ‘Le aiuole sono diventate delle latrine a cielo aperto’.

Abbiamo scritto fiumi di inchiostro sulla scarsa cura che noi salentini siamo soliti avere dei nostri luoghi. In alcuni casi abbiamo anche parlato di poco amore per il nostro territorio. E in tante occasioni, infatti, abbiamo pubblicato foto e commenti di turisti che ci invitavano a rispettare di più lo stato di luoghi magici che corrono il rischio di essere deturpati dalla nostra incuria.

Stavolta, però, le parti si invertono ed è giusto dare altrettanta risonanza alla cosa. A scriverci, infatti, è una residente di Porto Cesareo, di professione insegnante, che, insieme ad un bel corredo fotografico, ci racconta alcune scene a cui non vuole abituarsi e che dimostrano come spesso non siano i residenti a rovinare la bellezza dei luoghi ma proprio i vacanzieri.

‘Quello che accade nel parcheggio di Via Buonarroti a Porto Cesareo ha dell’incredibile; e non da ora, bensì da anni ormai. In quel parcheggio, situato in una zona strategica della città, perché sebbene in periferia è proprio sulla strada che conduce al litorale, giungono tanti camperisti con le loro vetture. Non scelgono le aree attrezzate, nelle quali sarebbero evidentemente costretti a pagare per la loro sosta, bensì quel parcheggio pubblico. Non mettono fuori tavoli e sedie, utilizzano il mezzo solo per dormire. Ma poi quando vanno via lasciano i loro ricordini: sacchi pieni di spazzatura indifferenziata. Per non parlare poi delle aiuole utilizzate come latrine a cielo aperto. Basta passare da lì per sentire i cattivi odori che invadono tutto il circondario. Questo è l’amore che certi turisti dimostrano per il nostro territorio, per il nostro Salento’.

Non è certo il caso, in questa sede, di sollevare uno scontro su chi si lascia andare di più ad atteggiamenti poco rispettosi. Se i residenti, inclini a trascurare ciò che di bello hanno o se i vacanzieri, consoni ad un turismo usa e getta che lascia i segni del ‘consumo’ del territorio.

È tuttavia giusto dare voce anche a chi, innamorato della propria terra, non si rassegna a vedere certi atteggiamenti lassisti, per usare un eufemismo. Toccherebbe alle amministrazioni fare il resto, al fine di rendere il turismo una vera risorsa per tutti e non solo per pochi.

I controlli servono anche a questo e la tanto vituperata e contestata tassa di soggiorno potrebbe essere utilizzata proprio per pagare quei controlli contro il turismo maleducato, di cui abbiamo una infinità di esempi non puniti.



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