È proprio il caso di dire "E luce fu". Finalmente. Dopo quasi sette mesi di lotte giudiziarie, impossibilitata a uscire di casa perché residente all'ultimo piano di una palazzina ARCA Sud dove per il solito problema della morosità (di qualcun altro), l’anziana disabile non deambulante vince la propria personale battaglia, obbligando la direzione dell'ex IACP a pagare tutti gli arretrati della luce condominiale. E, oltre a questo, anche la manutenzione dell'ascensore, che dopo tanto giorni trascorsi nel pieno disagio, la signora potrà utilizzare per uscire di casa.
La sentenza del giudice di Lecce, ad onor del vero, venne depositata diverso tempo addietro, ma solo di recente ARCA Sud avrebbe corrisposto tutto quello che il magistrato le aveva obbligato di pagare. Entusiaste, com’è ovvio che sia, anche le altre 22 famiglie delle palazzine in questione. Il problema della mancanza di luce e acqua nei suddetti stabili risale a vecchie questioni che, a quanto pare, sembra possano risolversi a breve. In particolare, quella di via Jacopone da Todi a Trepuzzi, annovera molte “battaglie” alle spalle.
Ultimamente, però, la giunta regionale potrebbe definitivamente mettere la parola fine al disservizio di cui soffrono gli occupanti della struttura. Addirittura, alcuni mesi fa, venne pure interpellato – dagli stessi abitanti – il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, recapitandogli una lettera contenente il loro grido d’aiuto. La sospensione idrica praticata dall’AQP, del resto, aveva allarmato soprattutto quelle fasce deboli tipo anziani e, appunto, persone affette da disabilità motoria. Missiva alla quale vi fu anche una risposta che invitava le autorità politiche locali ad intervenire immediatamente.
