Finalmente il parco ‘Bruno Petrachi’, Lecce gli rende onore con ‘core presciatu’

Intitolato a Bruno Petrachi il parco leccese ubicato tra via G. Almirante e Corso Roma. La redazione di LecceNews24.it fu la prima a lanciare l’idea due anni fa. La raccolta firme per l’intitolazione avviata dall’Associazione ‘Italia 0832’ presieduta da Giancarlo Capoccia.

Solo a sentir pronunciare il suo nome, agli abitanti del capoluogo salentino compare spontaneamente in volto un sorriso nostalgico. Un’emozione positiva, piena di ricordi e soprattutto legata alla tradizione popolare leccese. Come lui nessuno mai, insomma. Le generalità di Bruno Petrachi, icona della musica e del folklore locale scomparsa il 16 maggio 1997, saranno impresse all’entrata del parco ubicato tra via G. Almirante e Corso Roma. Ebbene, adesso si può davvero affermare che l’eco della proposta lanciata da LecceNews24.it (avvenne l’8 Ottobre 2014 tramite una lettera protocollata al Comune di Lecce) è stato ampiamente ascoltato, raccogliendo consensi e determinando ulteriori iniziative. Tra queste, la raccolta firme organizzata dall’Associazione “Italia 0832”, presieduta da Giancarlo Capoccia, che ha poi fatto confluire le idee in azioni concrete. Stamattina, all’Hotel Tiziano, l’incontro con la stampa per presentare il progetto.
 
Tante le chiamate di ringraziamento pervenuteci in redazione, poco più di due anni fa, da parte dei tantissimi concittadini. E pure il Sindaco Paolo Perrone, appena venuto a sapere di questa volontà comune – percepita nell’aria sin dai primi momenti – accolse con entusiasmo la nostra “battaglia”. Una battaglia oggi vinta con successo, finalmente ben esposta e visibile agli occhi di tutti. Lo stesso primo cittadino, nell’occasione, ha voluto rimarcare la necessità di organizzare iniziative che possano mettere in risalto il folk di Bruno Petrachi:«Ricordo benissimo l’input di LecceNews24 nel 2014, che dunque ha avuto seguito. Doveroso dedicare qualcosa in sua memoria. Le tradizioni vanno rispettate e lui raffigura l’immagine di quella Lecce che partecipava con fervore ai suoi spettacoli. Sarà bello, in futuro, veder leggere ai giovanissimi il cartello ‘Bruno Petrachi’».
 
Presenti i figli del cantautore, Enzo e Gianluca. Il secondo – ex calciatore e attualmente direttore sportivo del Torino Calcio – ha voluto condividere coi presenti alcuni ricordi legati al padre. «Quando mi incrociavano in aeroporto, durante una trasferta, la gente prima di chiedere se fossi giocatore diceva ‘Ma tu sei il figlio di Bruno Petrachi?’. Questo lascia intendere quanto papà abbia seminato. Persino ai tempi del Nottingham Forest, in Inghilterra, dei miei compagni di allora volevano sentirlo cantare. E pure oggi ai ragazzi del Torino mostro qualcosa». Enzo, invece, ha specificato che continuerà a «diffondere quella sua grande passione ed organizzare manifestazioni che esaltino l’ironica e folkloristica musica da lui tanto amata».
 
Del resto, continuare a passeggiare nel capoluogo barocco senza un’indicazione che ne portasse alla mente canzoni, concerti ed esibizioni, era impossibile. Perché anche le nuove generazioni devono sapere cosa Bruno ha rappresentato e ciò che tuttora rappresenta in termini di appartenenza territoriale. Un goliardico tormentone web, nato e veicolato grazie alla simpatia dei calciatori dell’U.S. Lecce durante il ritiro precampionato di Luglio, rilanciò “Mieru, pezzetti e cazzotti; pezzo successivamente divenuto una sorta di secondo inno per la squadra, unita nello spogliatoio da quelle coinvolgenti note. “Papà, ma chi era Bruno Petrachi?”.
 
Rispondere alla domanda, adesso, avrà tutto un altro sapore. 



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