
“Riscaldamento dalle quattro/cinque ore. Un minimo di margine di contenimento dobbiamo riservarlo, i tagli sono così elevati che è dubbia anche la competenza rispetto alla possibilità di mantenere a carico nostro la spesa. Stiamo garantendo il momento assicurando condizioni minimali, sperando di venir al contempo capiti per lo sforzo. Già nei primi di dicembre avevamo chiesto comprensione ai dirigenti scolastici, sempre attenti e disponibili, seppur nella limitatezza delle loro azioni”. Così aveva dichiarato ai microfoni di Leccenews24 – a seguito dell’ inchiesta tra i banchi – il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.
E questo quanto confermato nel corso dell’incontro a palazzo dei Celestini alla presenza di una delegazione di dirigenti scolastici leccesi, riuniti in un summit.
Le ore di riscaldamento, quindi, non possono essere più di 5, ma da ora, compatibilmente al tipo di impianto, ogni singolo istituto potrà contattare i tecnici direttamente e prolungare il proprio orario. Le squadre messe a disposizione dalla Provincia sono 5 e ognuna deve provvedere a circa 25 scuole.
Questa una soluzione tampone, almeno fino a quando la Provincia quelle 5 ore potrà garantirle, visto che da marzo prossimo dalla Regione potrebbero non arrivare i fondi necessari, nella nebbia dei finanziamenti e delle deleghe dopo la Riforma Delrio.