Il 50% delle coste italiane analizzato è inquinato e fra queste c’è anche la nostra Otranto.
“La cattiva depurazione – riporta l’articolo dell’Huffington Post – è la principale causa di inquinamento dei mari italiani. Parte da questo dato il bilancio finale dell'edizione 2013 di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che per due mesi ha circumnavigato l'Italia, monitorando lo stato di salute dei mari italiani.
Ma non ci sono solo gli scarichi malfunzionanti a mettere a serio rischio la salute dei mari e delle coste. Nel dossier "Sei delitti sotto l'ombrellone. Il giallo di Ferragosto", sono elencati i sei killer di mari e coste: maladepurazione, estrazioni petrolifere, abusivismo edilizio, consumo di suolo costiero, grandi navi e inquinamento da attività militari.
Sono 130 i campioni risultati inquinati dalla presenza di scarichi fognari non depurati– uno ogni 57 chilometri di costa – sul totale delle 263 analisi microbiologiche effettuate dal laboratorio mobile di Goletta Verde. In pratica quasi il 50 per cento dei punti monitorati lungo gli oltre 7000 chilometri di territori costieri toccati dall’imbarcazione ambientalista”.
In Puglia, su 865 km di costa e su 30 punti monitorati, 14 risultano fortemente inquinati. Ma “Tra le zone in maggiore difficoltà” scrive il giornalista Gelsomino del Guercio “ svettano il Litorale Domitio Flegreo in Campania; Molfetta e il litorale tra Bari e Barletta; Crotone e l’alto Ionio Calabrese; la provincia di Reggio Calabria ed in particolare le foci dei fiumi Mesima, Menga e Petrace; Palermo; la foce del Tevere; e il delta del Po a Comacchio in Provincia di Ferrara".
Non tutte le notizie, però, vengon per nuocere. La costa idruntina, nonostante i dati di Goletta Verde, è stata inserita nella gallery dell’Huffington Post delle “Spiagge più belle d’Italia”, insieme a Melendugno e Nardò.