Una storia a lieto fine per un salentino che vede ragione dei sui diritti. Un contenzioso che ha origine dall’esclusione di un candidato leccese dalla selezione bandita nel 2007 dal Ministero degli Interni, per la stabilizzazione dei c.d. discontinui, ovvero dei vigili del fuoco con contratto a tempo determinato che ambiscono ad un contratto a tempo indeterminato.
La storia racconta che l’Amministrazione, rilevato un presunto problema alla vista del candidato, lo aveva ritenuto inidoneo ad essere stabilizzato escludendolo, così, dal concorso, salvo poi ritenerlo idoneo a fare il vigile del fuoco precario, assumendolo per altri 20 giorni con contratto a tempo determinato, tutt’ora in corso di svolgimento presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce.
Un’ esclusione apparsa palesemente ingiusta e che il candidato ha immediatamente contestato al TAR Lazio, tramite il proprio legale, avv. Alfredo Matranga.
Alla mano tutta la documentazione medica che dimostra l’insussistenza della presunta causa di inidoneità. Del resto, hanno aggiunto i legali in udienza, “la circostanza che il ricorrente non fosse assolutamente affetto dal presunto problema alla vista accertato dalla Commissione medica, è dimostrata dal fatto che lo stesso dopo l’esclusione è stato nuovamente assunto dal Comando di Lecce per altri 20 giorni”.
Il TAR del Lazio, accogliendo le censure formulate da ricorrente nel proprio ricorso, ha rilevato l’irrazionale operato dell’Amministrazione, con ordinanza del 5 settembre n. 9445, sospendendo l’efficacia del provvedimento di esclusione impugnato. L’Amministrazione, ed in particolare la Commissione medica dell’Ospedale Militare Celio di Roma, si vede obbligata a procedere ad una nuova visita del ricorrente alla luce anche della nuova documentazione medica prodotta in giudizio.
La prossima udienza è per l’11 novembre 2014.