L’appello ai leccesi di Caritas e Codici Lecce: ‘A Natale facciamo la spesa anche per loro’

Codici Lecce e Caritas Diocesana insieme in un progetto di solidarietà: ‘A Natale facciamo la spesa anche per loro’. L’obiettivo è rifornire di alimenti gli empori e le mense Caritas per il periodo natalizio.

Inizia a muoversi qualcosa. Le persone hanno compreso che davanti alla crisi economico-sociale non bisogna lasciare soli i meno fortunati. In particolare, coloro i quali spesso debbono consumare i pasti all’interno di strutture di sostegno. Luoghi d’accoglienza, ma soprattutto di servizio; un servizio che, però, non pretende nulla in cambio. È la logica del dono incondizionato, purtroppo poco adoperata oggigiorno, sebbene sia insita in ognuno di noi. Allora serve al più presto risvegliarla. A Lecce, appare davvero notevole il gran lavoro svolto dalla Caritas Diocesana di Lecce, sempre in prima linea se c’è da accogliere qualche fratello in difficoltà. Dopo l’allestimento di una terza Casa della solidarietà (la ‘San Vincenzo De’ Paoli), ora giunge all’attenzione dei leccesi un altro importante buon esempio.

Ed ecco che la maratona di solidarietà messa in piedi proprio dalla Caritas Diocesana di Lecce – alla quale, pian piano, iniziano a correre anche i primi soggetti privati del territorio – riceve pure il sostegno da Codici Lecce, la ONLUS di Consumatori e Utenti di cui è segretario l’avvocato Stefano Gallotta. Questa mattina infatti, nei locali dell’Emporio della Solidarietà – situato a Lecce nelle vicinanze di Porta Napoli – è stata illustrata alla stampa una pregevole campagna intitolata “A Natale facciamo la spesa anche per loro”. Codici Lecce infatti, rispondendo all’appello d’aiuto rivolto da Don Attilio Mesagne, Direttore della Caritas leccese, scende in campo attraverso un’azione concreta. «Qualsiasi soggetto, sia esso cittadino o imprenditore –  spiega l’avvocato Gallotta ai giornalisti presenti – che intenda donare alimenti nei punti preposti, riceverà gratuitamente la tessera associativa di Codici Lecce, così che possano garantirsi ai meno fortunati i diritti di base del minimo sostentamento. Se solo ogni singolo cittadino ci mettesse del suo con un piccolo contributo, anche tre scatolette di tonno, toccando dunque con mano la reale situazione di povertà, farebbe davvero tanto».

«Grazie alle persone di buona volontà possiamo costruire tanto – dice Don Attilio Mesagne durante la presentazione dell’iniziativa – , alleggerendo il carico della pressante disoccupazione attraverso il metodo della ‘restituzione’ di ciò che una persona ha perduto. Un concetto di giustizia sociale che, tra l’altro, viene spesso evidenziato dall’educazione cristiana». Sempre Don Attilio, inoltre, ci racconta di qualche piccolo/grande risultato raggiunto:«Dall’Eurospin sono pervenuti premi non ritirati dal valore di 9mila euro, ora a disposizione dell’emporio e delle mense Caritas. L’appello all’imprenditoria locale, specie ai supermercati resta sempre quello, che almeno ci diano i prodotti in scadenza. Di famiglie in difficoltà noi ne vediamo arrivare ogni giorno, non solo a Natale».

C’è già una buona notizia anticipataci da Don Attilio durante l’incontro: la Banca Popolare Pugliese offrirà il cenone di Capodanno, successivamente distribuito presso le mense Caritas dislocate nel capoluogo salentino. E sembra che anche per il pranzo natalizio le aziende del territorio si stiano organizzando come si deve. Ma la problematica rimane seria, ed erogare minimo 450 pasti al giorno, in città, diviene maggiormente complicato davanti ad una discutibile decisione dell’Unione Europea. Dall’1 Gennaio prossimo, infatti, non verranno più stanziati gli ottanta milioni di euro alle famiglie disagiate; ogni Stato dovrà vedersela da solo. E in Italia? I fondi a disposizione sono stati ridotti da dieci a cinque milioni di euro, bloccati – oltretutto – dall’inamovibile patto di stabilità.

«Di fronte a ciò – precisa sempre Don Attilio – la Caritas mantiene attive ben tre mense quotidiane: una alla Casa della Carità, un’altra nei pressi della parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Santa Rosa e un’altra ancora dalle suore Vincenziane. Oltre a queste, la Domenica esistono altre due mense diurne nelle chiese di San Lazzaro e San Giovanni Battista. Non solo. Bisogna contare anche tre punti ristoro: parrocchia di Fulgenzio, del Sacro Cuore e un altro diurno presso le suore salesiane dei sacri cuori».

Serve donare, dunque. Come farlo? Semplice. Basta recarsi nei locali dell’Emporio della Solidarietà di Lecce – situato in via Adua 2/A – e consegnare direttamente gli alimenti. Oppure, per chi volesse, è possibile effettuare un versamento sull’apposito numero di conto corrente (visualizzabile sul sito ufficiale della Caritas Diocesana). Già alcune scuole salentine, ovvero due poli didattici di Squinzano, unitamente alla elementare ‘Cesare Battisti’ – ci dice Don Attilio – si sono mobilitate. Chiunque, ovviamente, è invitato a partecipare. O meglio, ad accogliere e amare.



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