La Asl assume quattro dirigenti medici emiliani. èˆ polemica

Una nuova polemica scoppia all’ombra della direzione generale della Asl di Lecce. La decisione di assumere quattro dirigenti medici dalla Cooperativa emiliana fa discutere

Ancora non è chiaro il destino della Cooperativa emiliana che fu chiamata in soccorso della sanità salentina all’inizio della bella stagione per colmare il deficit di organico dovuto all'intensificarsi delle prestazioni mediche nel periodo estivo e al turn over dovuto alle ferie. Già allora quella decisione fece scalpore e suscitò non poche polemiche per due motivi principali: non ci si rivolgeva ai giovani medici salentini (che avrebbero trovato lavoro ed iniziato a fare esperienza) e si procedeva con assegnazioni dirette senza bandi ad evidenza pubblica. Sempre in Puglia, infatti, la Asl di Taranto aveva emanato un bando per reclutare personale medico da utilizzare nei mesi più “caldi”. Polemiche che vengono rinfocolate oggi alla luce della scelta della Direzione Sanitaria leccese di assumere, per tre mesi,  quattro dirigenti della famosa e famigerata Cooperativa emiliana con delibera n. 1351 del 14 agosto 2014, avente per oggetto "Unità Ospedaliera di Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza dell'Ospedale di Gallipoli e di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale di Lecce, conferimento di n. 4 incarichi temporanei di Dirigente Medico".
 
Il tutto, come sottolinea la nota a firma del consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei, mentre ancora «rimbomba l'eco delle dichiarazioni del direttore sanitario della ASL di Lecce, secondo il quale tutto funziona a puntino nel servizio sanitario salentino e pugliese»
 
Insomma, come fa notare Mazzei «non solo non ci si rivolge a medici salentini (cosa che sembra disdicevole per l'attuale dirigenza dell'Asl, evidentemente, quasi che i bravi medici esistano soltanto in Emilia Romagna), ma per un incarico così importante non si effettua nemmeno un bando ad evidenza pubblica. Si procede, in automatico, con l'assegnazione diretta».
 
Da qui una serie di domande che il consigliere calimerese pone: «Può essere mai possibile un tale comportamento decontestualizzato dal territorio? La Asl è di Mellone-Narracci-Vendola o è dei pugliesi e dei salentini? Quali sono i criteri in base ai quali si compiono le scelte che ricadono sul diritto alla salute della gente?».
 
Per questo motivo, Mazzei preannuncia, sin da ora, un'interrogazione urgente all'Assessore alla Sanità della Giunta Vendola e al Governatore per sapere: 

  • se è vero o non è vero che è stato revocato l'incarico alla famosa cooperativa emiliana;
  • se è vero o non è vero che la Corte dei Conti è intervenuta nel procedimento di assegnazione dell'incarico a quella Cooperativa;
  • se è vero o non è vero che per assegnare quattro dirigenti medici agli Ospedali di Lecce e Gallipoli sarebbe stato più opportuno emanare un bando pubblico anziché procedere con l'assegnazione diretta.