Lido Comunale di San Cataldo: la parola ai dipendenti di Palazzo Carafa

I dipendenti comunali di Lecce, con una lettera, respingono le accuse di usufruire di privilegi nell’accesso allo stabilimento di proprietà del Comune. Lettera degli impiegati di Palazzo Carafa

Non è tardata ad arrivare la risposta dei dipendenti comunali che, nei giorni scorsi, erano stati accusati  di usufruire di una serie di  agevolazioni nell’accesso al lido balneare, di proprietà comunale, attrezzato per disabili.

Gli impiegati di Palazzo Carafa hanno fatto pervenire una lettera nella quale precisano che, al contrario di quanto affermato, la struttura balneare è sì attrezzata per i disabili ai quali sono riservate tariffe agevolate, ma che ne è permesso l’accesso a tutti cittadini.
«Lo stabilimento balneare nasce nel 2007 – si legge nel testo – ed alcuni consiglieri che oggi considerano l’opera un “ghetto” all’epoca l’hanno approvata ritenendola importante ed essenziale per la città e per quelle famiglie che da tempo aspettavano un lido con queste caratteristiche. Il primo stabilimento balneare con il logo della Città di Lecce, dopo aver soddisfatto le esigenze di una fascia di persone meno fortunate, è aperto a tutti coloro che ne fanno richiesta,  quindi qualcuno dovrebbe spiegare in che cosa consistono le agevolazioni e i benefici per la categoria dipendenti comunali visto che il costo è uguale per tutti».

Nella missiva sono espliciti i riferimenti a chi, nel 2007, era al governo della città e che oggi: «…si scopre paladino dell’ambiente  e della natura».
I dipendenti del Comune, inoltre, nel messaggio elogiano l’Amministrazione cittadina per aver previsto una struttura di supporto alle fasce deboli e per aver organizzato un servizio di baby parking per le famiglie residenti a San Cataldo

​Essi condividono anche la scelta di affidare la gestione alla cooperativa dipendenti comunali che, non avrà fini di lucro e che reinvestirà tutti i proventi dell’attività al miglioramento dei servizi e delle strutture.



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