Il maltempo ha distrutto le marine di Nardò. Per la ricostruzione subito un progetto da 3milioni di euro

Presentato già oggi il progetto esecutivo per la riqualificazione del lungomare tra Quattro Colonne e Santa Caterina assieme alla realizzazione di un lungo percorso ciclabile

«Un mare così cattivo non l’avevamo mai visto» hanno scritto proprio così sui social, dopo il maltempo che si è abbattuto sul Salento, alcuni cittadini che vivono in una marina di Nardò. La furia cieca con la quale nella drammatica giornata di ieri l’acqua si è abbattuta sulle strutture murarie nate proprio per contenerla e per consentire la vista di quell’angolo incantato durante il passeggio ha distrutto tutto.

Ed oggi, dopo la conta dei danni (addirittura chi chiede lo stato di emergenza e di calamità naturale), l’Amministrazione Comunale si è dovuta subito mettere al lavoro per ripristinare lo stato dei luoghi. Incredulità e sconforto, questo hanno provato tanti cittadini e tanti passanti. Per non parlare dei turisti che amano quei luoghi e che dalle foto postate su Facebook o su Instagram hanno visto scene che non avrebbero mai voluto vedere.

Il peggio, però, sembra essere alle spalle e i lavori di ricostruzione hanno già preso il via. Operai e tecnici della Services Facility Logistics (l’impresa che ha in affidamento il servizio di manutenzione degli immobili comunali, di strade e marciapiedi), assieme al personale della Protezione Civile e della Polizia Locale neretina, si sono messi al lavoro, sin dalle prime luci dell’alba, per mettere in sicurezza il lungomare e ripristinare le condizioni minime di sicurezza.


«La violenta mareggiata della scorsa notte, con una forza che non si vedeva sulla costa neretina dalla metà degli anni Settanta – scrive in una nota ufficiale il Sindaco Pippi Mellone – ha devastato in più punti la linea di costa tra Quattro Colonne e Santa Caterina, sventrando la stessa sede stradale. La forza delle onde, che hanno superato la scogliera e lambito le abitazioni a ridosso della carreggiata, ha causato l’abbattimento di interi tratti del muretto di limitazione e del marciapiede di via Emanuele Filiberto e ha divelto una manciata di panchine in pietra, segnali stradali e cestini dei rifiuti. Si è provveduto nell’immediatezza degli eventi a chiudere al traffico il lungomare nei tratti tra la spiaggia di Santa Maria e quella di Santa Caterina (alla confluenza della strada del Podestà) e nei pressi della stazione di rifornimento carburante di Santa Maria, successivamente si è proceduto con la rimozione delle pietre e della fanghiglia e in generale con le operazioni di messa in sicurezza. Il dirigente dell’area funzionale n. 3 Cosimo Tarantino ha emesso un’ordinanza che vieta stabilmente la circolazione, la sosta e la fermata sino alla mezzanotte di domenica su lungomare Lamarmora, via Trento, piazza Nardò, lungomare Emanuele Filiberto, piazza Santa Caterina, lungomare Verne e lungomare Cantù».


Adesso c’è da riprogrammare il futuro. E ad hoc, vista la distruzione subita dalle marine di Nardò, arriva il progetto esecutivo per la riqualificazione del lungomare tra Quattro Colonne e Santa Caterina assieme alla realizzazione di un lungo percorso ciclabile.

Il progetto di riqualificazione del lungomare neretino

Tale progetto è stato protocollato proprio stamattina negli uffici del Comune. Un intervento che assume una natura provvidenziale, visto quanto accaduto. Si tratta di un accurato lavoro progettuale che porta la firma del raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dall’ingegnere Angelo Chirilli (e composto dagli ingegneri Francesco Chirilli, Daniele Anchora e Fabio Geusa e dal geologo Andrea Vitale) e che consentirà di pedalare o passeggiare comodamente e in sicurezza per circa 3 km, da piazza Shalom in località Quattro Colonne (dove si tiene il mercato) sino all’area parcheggi di via Cantù a Santa Caterina, sempre a pochi metri dal mare e immersi in un contesto interamente riqualificato e valorizzato. La “passerella” ciclabile è stata suddivisa in diversi tratti, tutti quasi interamente su corsia riservata a doppio senso di marcia, ricavata sul marciapiede (lato mare) e adiacente alla carreggiata stradale.


Il progetto è stato candidato all’avviso pubblico per il finanziamento di piste ciclabili “Sulla buona strada – Comuni in pista” (frutto di un accordo tra Anci, Federazione Ciclistica Italiana e Istituto per il Credito Sportivo) ed è stato ammesso a finanziamento per 2 milioni e 990 mila euro, che il Comune restituirà tramite un vantaggioso mutuo a tasso zero per i primi quindici anni e a tasso agevolato per i restanti dieci.

Adesso si tratterà di accelerare l’iter dei lavori che richiede dapprima l’approvazione del progetto da parte della giunta, quindi la messa a bando e infine l’assegnazione dei lavori previsti. La rapidità è quanto mai auspicabile visto quello che la mareggiata ha lasciato. Anzi, non ha lasciato.



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