‘Nessuno mi può giudicare’: se la Scuola italiana è sotto esame

Al ‘Codacci-Pisanelli’ si parla della cultura della valutazione per una scuola Euro-Mediterranea. Evento avvenuto oggi alla vigilia degli INVALSI e assieme al Presidente Nazionale Anna Maria Aiello.

Nel pieno del polverone mosso da sindacati e opinione pubblica – per via dello slittamento delle prove INVALSI in vista dello sciopero nazionale – l’Ateneo di Lecce ospita il convegno sulla Cultura della Valutazione per una scuola Euro-Mediterranea. Tema cardine del congresso è la funzione della valutazione scolastica mediante la ricerca di indicatori comuni cui attenersi, creando un sistema di confronto nell’ampio contesto geografico del bacino euro-mediterraneo.

L’incontro pullula di importanti personalità : volti noti del mondo accademico, la Presidente Nazionale INVALSI, ma anche esponenti di istituti scolastici che hanno attivamente contribuito ad attuare l’ambizioso progetto, spiegandone i dettagli. La discussione verte sulle motivazioni che inducono a una simile scelta innovativa, ma anche sulle modalità con cui affrontare un disegno di cooperazione di evidente grandezza.

Sottolineando la complessità della questione, Salvatore Colazzo, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell ‘ Università del Salento, spiega come sia necessario scardinare l’idea di un sistema di valutazione fondato sul controllo; non per rimpiazzarlo con quello troppo indulgente dell’autovalutazione, ma correndo lungo processi covalutativi. Il concetto è stato esemplificato dalla presentazione del progetto ValeRIA PLUS, sotto il coordinamento dell’ Istituto IISS “Don Tonino Bello” di Tricase, che ha interessato ben 37 scuole. Si è esplicato come il miglioramento dell’offerta formativa e dell’apprendimento vada perseguito non solo mediante la mera somministrazione di questionari, bensì monitorando anche la comunicazione, l’empatia fra studenti e docenti, nonché cogliendo un ottimo feedback all’interno della classe.

Ma da cosa nasce la necessità di far parte di un macro sistema, di un ‘identità chiamata scuola Euro Mediterranea?  “Il punto è intercettare i cambiamenti economici e sociali. C’è una domanda incrementale che proviene dalle famiglie,dagli stessi giovani, di efficacia, equità e qualità.” Questo è il principio all’origine dell’opportunità di riformulare in termini più vasti il sistema valutativo scolastico secondo Umberto Margiotta, pilastro della pedagogia italiana, che prosegue elogiando l’importanza dell’autonomia scolastica,”faro di riferimento” che consente di collegare i risultati della valutazione al miglioramento dei processi decisionali.

Ancora sull’argomento, Luigino Binanti, ordinario di Pedagogia Generale, parla dell’urgente superamento del concetto di “capitale umano”, a favore di “capacità umana”, ponendo in risalto l’indispensabile valutazione del rapporto tra esperienze umane differenti.

Prende infine la parola Anna Maria Aiello, Presidente Nazionale INVALSI, che prima di tracciare le direttive del tema, non si mostra indifferente alla rovente polemica dei sindacati di fronte alla scelta di far slittare le prove INVALSI previste per domani in seguito all’annunciato sciopero: “Saremmo venuti meno alla notra missione fondamentale, garantire il campionario di dati e avremmo interrotto una serie storica di dati su cui molte agenzie si fondano".

di Irene TROISIO



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