Un nuovo fronte si apre nella protesta dei lavoratori del trasporto pubblico. Le Ferrovie del Sud Est si fermano per quattro ore il prossimo 9 settembre, a partire dalle 19:30. La decisione, annunciata dai sindacati FILT CGIL, FIT CISL e FAISA CISAL, è stata presa a seguito del continuo deterioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi offerti all’utenza. Le organizzazioni sindacali denunciano una serie di criticità che da tempo affliggono l’azienda:
- Emergenze non gestite: ritardi prolungati senza procedure chiare per assistere passeggeri e personale.
- Manutenzione inadeguata: treni vecchi e impianti di climatizzazione spesso fuori servizio.
- Disagi per i lavoratori: turni massacranti e violazione degli accordi sindacali.
- Servizio insufficiente: lunghe attese per i mezzi sostitutivi in caso di guasti.
Nonostante i numerosi tentativi di conciliazione, l’azienda non avrebbe fornito risposte concrete alle richieste dei sindacati, spingendo così i lavoratori a proclamare lo sciopero.
Con questa iniziativa, i sindacati intendono sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’urgente necessità di intervenire per migliorare la qualità del servizio ferroviario nel territorio leccese. L’auspicio è quello di riaprire al più presto un tavolo di confronto con l’azienda per trovare soluzioni concrete e durature ai problemi denunciati.
Lo sciopero riguarderà tutto il personale di esercizio dell’area di Lecce, con possibili ripercussioni sulla circolazione dei treni. Saranno comunque garantite le fasce di garanzia e i servizi minimi indispensabili, come previsto dalla normativa vigente.