I tre leccesi rispondevano dei reati di danneggiamento, incendio e tentata estorsione aggravata in concorso. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia si "giustificarono" affermando che i soldi servivano per acquistare della droga.
Il giudice ha ritenuto la 60enne Anna Maria Guacci di Lecce colpevole del reato di omicidio colposo, anche nel secondo grado di giudizio. La signora leccese morì il 27 ottobre del 2009 a distanza di nove mesi dal ricovero.
La prossima udienza è stata fissata per il 19 ottobre e dopo le arringhe difensive degli avvocati, dovrebbe arrivare la sentenza. Sul banco degli imputati compaiono un'operatrice del 118 ed un'infermiera.
William Vernich, 34 anni di Lecce, dovrà presentarsi il 20 febbraio prossimo, innanzi al giudice per l'udienza preliminare. In quella sede, il gup stabilirà se rinviarlo a giudizio oppure proscioglierlo dall'accusa.
Rispondono, a vario titolo ed in diversa misura, dei reati di associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ricordiamo che il 5 settembre scorso, vennero eseguiti ben 37 arresti.
Era accusato di abuso di ufficio in due inchieste penali e per entrambe la Procura leccese ha chiesto l'archiviazione della posizione di Stefano Minerva, Sindaco di Gallipoli.
Sempre nella giornata di ieri, Giuseppino Mero è stato condannato a 9 anni e 8 mesi, la Procura aveva però chiesto una pena più alta di 12 anni, al termine del processo con rito abbreviato "Oceano".
Nel settembre 2016, i finanzieri sgominarono alcuni componenti di una associazione bollata come ‘a delinquere armata’, impegnata nello smercio di sostanze stupefacenti, provenienti dall’Albania e destinata a tutto il Salento.
L'indagine è partita dalla denuncia dei fratelli di un'anziana signora che avevano segnalato ai Carabinieri alcuni prelievi sospetti dal conto della donna, deceduta nel novembre dell'anno precedente.
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di un 50enne del posto, L'udienza preliminare è stata fissata per il 15 novembre innanzi al gup Giovanni Gallo. La tredicenne è stata ascoltata più volte, anche nell'ambito dell'incidente probatorio.