"Un sistema centralizzato di call center preordinato all'immissione della droga nel mercato". Il gup Simona Panzera, nelle 51 pagine dell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari, descrive l'ingegnoso sistema venuto a galla nell'inchiesta "Staffetta".
Il giudice afferma che si tratta di "un sistema certamente più agile nell'attività di spaccio, potendo contare sulla diffusività di una sorta di numero verde". L'ingegnoso stratagemma prevede "la circolazione dell'utenza tra i vari componenti del gruppo, mediante schemi di turnazione più o meno prefissati". Continua il giudice nell'ordinanza, "Per assicurare la continuità di rapporti spacciatore- cliente , il sodale in possesso dell'utenza, alla richiesta di fornitura individua il cliente chiamante e di conseguenza lo specifico spacciatore assegnato a quel cliente, provvedendo ad inoltrare la richiesta. Infine afferma il gip "Le singole cessioni vengono precedute dalla richiesta del cliente, la quale perviene sull'utenza ‘call center’, sotto forma di squillo o sms. Alla richiesta segue analogo squillo o sms , che garantisce all'acquirente la conferma della cessione, la quale veniva realizzata nell'immediato, nel luogo già previamente prefissato".
II sistema sarebbe emerso a seguito dell'ascolto a "sommarie informazioni", proprio di alcuni clienti e consumatori. Ventitré, sono indagati a piede libero per favoreggiamento, poiché afferma la dr.ssa Panzera "scientemente si sono sottratti al l'identificazione dei loro spacciatori, verosimilmente per paura di ritorsioni". A tal proposito, il giudice indica l'esempio di tre persone. Una di esse si rifiuta di riconoscere in foto il proprio pusher; un altro afferma "non intendo più rispondere alle domande .. .che potrei ricevere ritorsioni" ed infine una terza persona afferma "non intendo rispondere più alle domande che mi ponete, ed inerente la procedura con cui mi approvvigionavo di stupefacenti e non intendo sottoscrivere alcun verbale. Le ragioni per le quali non intendo più rispondere alle domande, sono quelle che potrei ricevere ritorsioni ".
Intanto domani mattina si terranno gli interrogatori di garanzia delle nove persone arrestate. Il collegio difensivo è composto tra gli altri, dagli avvocati Andrea Starace, Ladislao Massari e Stefano Prontera.
‘Un sistema centralizzato di call center’, le parole del gip sull’organizzazione criminale del Nord Salento
L’ingegnoso stratagemma sarebbe emerso a seguito dell’ascolto a ‘sommarie informazioni’ proprio di alcuni clienti e consumatori. Ventitré di questi sono indagati a piede libero per favoreggiamento.