Con lo stesso, identico, stratagemma era riuscito a mettere a segno oltre cento truffe online, ai danni di altrettanti ignari malcapitati che pensando di aver trovato l’oggetto tanto desiderato ad un prezzo ‘stracciato’ o comunque ‘competitivo’ rispetto al mercato tradizionale alla fine si ritrovavano, invece, con un pugno di mosche in mano. Accade spesso in episodi di questo tipo, purtroppo sempre più frequenti, che il modus operandi si ripeta come un mantra, soprattutto se funziona, nonostante consigli, vademecum e accorgimenti. Insomma, non vale la regola ‘utente avvisato, mezzo salvato’ visto che il raggiro è sempre dietro l’angolo.
Oggi, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Galatina hanno presentato il conto ad un ‘esperto’ in questo campo: Antonio Caiffa, 31enne gallipolino, già affidato in prova, in esecuzione dell’ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Enna che dovrà scontare una pena di 5 anni e 7 mesi di reclusione, come cumulo di varie pene emesse da diversi Tribunali per i numerosi raggiri di cui è ritenuto responsabile.
Il suo copione era questo: metteva in vendita oggetti hi-tech tramite siti web dedicati all’e-commerce, poi quando gli ignari acquirenti accreditavano le somme pattuite talvolta su codice iban, altre su carte ricaricabili Postepay, spariva nel nulla, diventava irreperibile. Ed è andato avanti così, per anni…
Dalle indagini svolte nei suoi confronti, infatti, il 31enne è risultato piuttosto attivo, essendo stati scoperte come da lui commesse più di un centinaio di truffe.
