​Abusi sessuali sulla moglie: commerciante di Salice Salentino condannato a 6 anni e mezzo

Il collegio della prima sezione ha disposto una provvisionale di 70mila euro in favore della parte civile.In precedenza, l’imputato era stato condannato a 7 anni di reclusione, per avere violentato la figliastra minorenne.

maltrattamenti

Accusato di avere abusato per anni della moglie, un commerciante 48enne di Salice Salentino è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione. La prima sezione collegiale del Tribunale di Lecce, presidente Gabriele Perna, ha emesso la sentenza nel processo celebratosi con rito ordinario. L'imputato, G.A. (queste le sue iniziali) rispondeva del reato continuato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Il giudice ha anche disposto una provvisionale di 20.000 mila euro in favore della moglie.
  
In precedenza, il Sostituto Procuratore Carmen Ruggiero ha invocato per l'imputato una condanna a 8 anni di reclusione. Secondo l'accusa, G.A. fino ai primi giorni del 2012 avrebbe in più occasioni costretto la moglie a subire rapporti sessuali completi; prendendola con la forza e tenendola ferma per i polsi nonostante i suoi tentativi  di divincolarsi. Non solo, poiché 48enne di Salice Salentino avrebbe più volte maltrattato la donna, percuotendola con pugni e schiaffi, quando si rifiutava di avere rapporti sessuali.  Il pm contesta all'imputato anche una lunga serie di ingiurie e minacce verso la moglie, con frasi del tipo : “vai a fare la puttana e a guadagnarti da vivere per te e tua figlia” e ancora “ricordati che questa è casa mia e che qua comando io” “vai a letto con chiunque senza problemi, ma fatti pagare perché a me i soldi servono” . In altri frangenti, G.A. le avrebbe poi vietato di recarsi presso la casa dei suoi genitori, e "controllato" attraverso continue telefonate, gli spostamenti. Infine, in una occasione, quando ella si rifiutò di sottoscrivere della documentazione relativa ad un contratto di finanziamento, l'avrebbe pesantemente offesa, ordinandole di andare subito via dall’abitazione altrimenti le avrebbe infilato un coltello in gola.
 

Durante la discussione in aula, il difensore di G.A. l'avvocato Paolo Spalluto, ha chiesto l'assoluzione del commerciante. Il legale riteneva che le dichiarazioni rese dalla moglie  fossero estremamente frammentarie. Inoltre, la signora sarebbe stata accondiscendente ad avere i rapporti sessuali contestati dall'accusa e richiamando una sentenza della Cassazione, il difensore ha sostenuto che il dissenso debba essere espresso. La moglie dell'imputato, costituitasi parte civile, è invece difesa dall'avvocato Claudio De Candia.
 
Ricordiamo che il processo odierno è uno stralcio di quello conclusosi nel maggio scorso, in cui G.A. era stato condannato a 7 anni,  con rito abbreviato, per aver  violentato la figliastra.  Secondo l'accusa, il commerciante  a partire dall'agosto del 2004 e fino all'aprile del 2009, all'interno della casa coniugale avrebbe infatti abusato figlia della moglie (concepita con un altro uomo), che all'epoca dei fatti  aveva soltanto 14 anni. Inizialmente, l'imputato si sarebbe "limitato" a dei palpeggiamenti al seno ed alle parti intime. Successivamente, si sarebbe giunti  addirittura a dei rapporti sessuali completi.
 
La figlia assieme alla madre, presentarono una denuncia presso i Carabinieri di Salice Salentino e il 46enne fu arrestato a fine luglio di cinque anni fa. Le accuse mosse dalle due donne furono inizialmente confermate nel corso di un incidente probatorio. Durante l'istruttoria dibattimentale, sia la madre che la figlia testimoniarono in aula.



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