​Cinque esemplari di pesce spada ‘abbandonati’ sulla banchina del porto. La Guardia Costiera li sequestra

Alle prime luci dell’alba, sono stati sequestrati dai militari dell’ufficio locale marittimo di Porto Cesareo cinque esemplari di pesce spada, al di sotto della taglia minima. Il prodotto ittico era stato abbandonato sulla banchina del porto.

Cinque esemplari di pesce spada sono stati sequestrati, alle prime luci dell’alba, dai militari dell’ufficio locale marittimo di Porto Cesareo impegnati in una serie di controlli insieme ai carabinieri della locale stazione. Circa 20 chili di xiphas gladius, una delle specie più a  rischio estinzione, è stato rinvenuto dagli uomini in divisa abbandonato sulla banchina del porto. Il sospetto è che i pescatori, allarmati dalla presenza dei militari in banchina, abbiano preferito ‘lasciare’ il prezioso prodotto ittico sul molo piuttosto che finire nei guai, come probabilmente sarebbe accaduto dato che il divieto di cattura scadrà soltanto tra qualche giorno, il 30 novembre per l’esattezza.
  
Come tutti dovrebbero sapere, infatti, il pesce spada è oggetto di alcune specifiche normative di carattere comunitario, volte a tutelare la specie messa a serio rischio dalla pesca indiscriminata degli ultimi anni che ha drasticamente ridotto la popolazione nelle acque del Mediterraneo del 70%. Il nostro Paese si è già mosso, in questo senso, con l'introduzione di un periodo di fermo pesca e le norme sulla taglia minima, che vietano di pescare gli esemplari che non raggiungono i 140 cm di lunghezza, per preservarne crescita e riproduzione, ma forse queste  misure non bastano.  
   
Cambiando capitolo, durante i controlli i militari hanno anche elevato una sanzione amministrativa a carico di un conducente di veicolo adibito al trasporto di prodotti ittici freschi, privo della prevista autorizzazione sanitaria.



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