​Esecuzione mal riuscita di Luigi Spennato: tre casaranesi sottoposti alla prova dello stub

Tre giovani di Casarano sarebbero stati accompagnati in Caserma, dove sono stati sottoposti alla prova dello stub per capire se sono stati loro a sparare al 41enne a pochi passi dalla sua abitazione. Spennato è vivo per miracolo e rischia di rimanere cieco e paralizzato.

Mentre Luigi Spennato continua a lottare tra la vita e la morte in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, continuano le indagini sull’agguato avvenuto a pochi passi dalla sua abitazione e sui possibili collegamenti tra la sua esecuzione, mal riuscita e l’omicidio del ‘compare’ Augustino Potenza, freddato a colpi di kalashnikov nel parcheggio di un supermercato. Nella notte, infatti, tre persone di Casarano sarebbero state sottoposte alla prova dello stub. Una tecnica più moderna del caro e ormai superato guanto di paraffina che serve a rivenire gli eventuali residui da sparo lasciati sugli indumenti. I tre, accompagnati in caserma per capire se fossero stati loro a sparare a Spennato, sono stati rilasciati dopo gli accertamenti.
  
All’esame erano presenti gli uomini del Nucleo Investigativo di Lecce assieme ai colleghi di Casarano il sostituto procuratore antimafia Gulielmo Cataldi e l'avvocato Mario Coppola, difensore di uno dei tre giovani e l’unico a non essere parente della vittima. Gli altri due, infatti, sarebbero i cugini del 41enne.
  
Adesso la palla passerà agli uomini del Racis di Roma (Raggruppamento investigazioni scientifiche): toccherà a loro, infatti, analizzare in laboratorio il materiale raccolto.
  
Tutto questo fa pensare che la pista privilegiata dagli inquirenti sia quella delle giovani leve della criminalità organizzata casaranese, che potrebbero essere coinvolte sia nel tentato omicidio di Spennato che per quello riuscito di Potenza, forse per qualche ‘conto aperto’ legato al controllo del territorio. Resta in piedi, inoltre, l’ipotesi di una vendetta che ha radici nel passato di Spennato e Potenza. 
  
Spennato, raggiunto da diversi colpi di kalashnikov mentre si trovava in macchina che lo hanno gravemente ferito alla testa e alla schiena, è rimasto in vita solo per miracolo. Se dovesse farcela, rischia di perdere la vista e di rimanere paralizzato.



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