
Da tempo i riflettori dei Carabinieri della stazione di Guagnano erano puntati su un casolare abbandonato. Il dubbio che fosse ‘frequentato’ da qualcuno aveva spinto i militari a tenere d’occhio la struttura tant’è che, nella notte, si sono appostati per cercare conferme ai sospetti. Il lungo servizio di osservazione a distanza si è concluso all’alba quando – raccolti tutti elementi di un’attività di spaccio in corso – hanno deciso di fare una perquisizione.
Al loro ingresso hanno trovato quattro giovani e un grosso quantitativo di droga: a finire nei guai sono Simone Rizzo, 22enne; Salvatore Muci, 23enne, Simone Malerba, 25enne e Simone Leone, 24enne tutti di Guagnano. Qualcuno gli aveva dato un soprannome, erano chiamati «baby gang» proprio per la loro giovane età. I quattro sono finiti ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
E ne hanno trovata di ogni tipo i militari: un chilo e mezzo di marijuana, 100 gr circa di hashish e 10 gr di cocaina. E ancora, sono spuntati fuori alcuni colpi di arma da fuoco, un caricatore con 2 colpi calibro 9 mm e, a parte, 15 colpi calibro 22.
I quattro, sopresi dall’ingresso dei militari, non hanno fatto in tempo a dileguarsi o a nascondere i corpi di reato. Per di più, non sono riusciti a dare valide giustificazioni sulla loro presenza nell’edificio e della disponibilità della droga e dei proiettili.
I ragazzi sono finiti arresti domiciliari, come detto, per detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi a fuoco.