Evidentemente nemmeno la situazione di arresto ai domiciliari è servita a far riflettere se non a redimere un 60enne di Castrignano de’ Greci e un 30enne di Ugento che hanno imperterritamente continuato la loro attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Così per loro nella giornata di oggi si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Borgo San Nicola; l’Autorità Giudiziaria ha, infatti, rilevato l’inefficacia della misura alternativa in corso che permetteva di scontare la pena a casa piuttosto che in galera.
Ma andiamo con ordine, visto che i due episodi tra loro non sono correlati.
Stanotte i Carabinieri della Stazione di Martano, nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato Salvatore Solombrino, classe 56, volto già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di droga. L’uomo, che era agli arresti domiciliari da dicembre scorso, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare presso la sua abitazione di Castrignano de’ Greci, è stato trovato in possesso di quasi un chilo di marijuana, nascosta in una busta in cellophane all’interno della camera da letto. Solombrino, pertanto, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Stessa vicenda è accaduta nel pomeriggio di ieri quando i militari della Stazione di Ugento, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno sospeso i domiciliari a Patrizio Causo, classe 86 e lo hanno accompagnato a Borgo San Nicola. Il 30enne, benché sottoposto alla detenzione domiciliare, in data 31 gennaio 2017 veniva beccato mentre cedeva – a fronte di un introito di 110 euro – ben 5 grammi di eroina ad un ragazzo della zona. Insomma anche per lui è stata constata l’inefficacia dei domiciliari ai fini riabilitatiti e le porte del carcere non hanno potuto che spalancarsi.
