​Spacciava eroina con il bambino in braccio: giovane mamma condannata insieme al marito

Il gup Simona Panzera ha inflitto una pena di 3 anni, 6 mesi e venti giorni nei confronti di Vito Zippo, in considerazione della recidiva e 2 anni e 4 mesi ad Anna Lucia Sergi, entrambi di Specchia. Le indagini hanno preso avvio nel dicembre dello scorso anno.

La compagna spacciava eroina con in braccio un neonato, mentre lui si dedicava alla stessa  "attività" nei pressi di un asilo nido. Protagonisti della vicenda un 39enne ed una 25enne di Specchia, entrambi condannati nel processo celebratosi questa mattina con il rito abbreviato.
  
Il gup Simona Panzera ha inflitto una pena di tre anni, sei mesi e venti giorni nei confronti di Vito Zippo, in considerazione della recidiva e due anni e quattro mesi ad Anna Lucia Sergi. Invece, il sostituto Procuratore Maria Vallefuoco aveva invocato 6 anni ed 8 mesi per il primo e 4 anni e 4 mesi per la sua compagna. Il difensore di Zippo, l'avvocato Stefano Pati, nel corso della discussione ha chiesto la riqualificazione giuridica per "spaccio lieve" e in subordine il riconoscimento del consumo di gruppo. Invece, il difensore di Anna Lucia Sergi, l'avvocato Tony Indino, ha sostenuto la connivenza della Sergi e non il concorso. Questo aspetto comporterebbe la non punibilità della 25enne, motivo per cui, il difensore ne ha chiesto l'assoluzione. Il giudice dovrebbe avere riconosciuto per entrambi l'ipotesi dello "spaccio lieve".
  
Ricordiamo che il 20 aprile scorso, il pubblico ministero Stefania Mininni titolare dell'inchiesta, ha richiesto ed ottenuto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Zippo, poi emessa attraverso apposita ordinanza dal gip Antonia Martalò, con l'accusa di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Lecce. Anna Lucia Sergi, invece, è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato.
  
Le indagini hanno preso avvio nel dicembre dello scorso anno, quando i carabinieri della  stazione di Specchia, assieme ai colleghi della compagnia di Tricase, a seguito di una "soffiata" si erano appostati nelle vicinanze dell’abitazione di Vito Zippo e della sua compagna.I Carabinieri hanno provveduto ad istallare immediatamente una telecamera, riscontrando dai filmati dettagli inequivocabili: uomini già conosciuti come assuntori di droga passavano dall’abitazione dello Zippo, prendevano l’involucro contenente eroina, pagavano il prezzo contrattato e si dileguavano.
  
Spesso, come risulta dalle immagini, a fornire la droga e ad incassare il corrispettivo era la compagna dell’uomo. Anna Lucia Sergi si affacciava dal balcone, seguita dal marito, e prendeva accordi con l'assuntore. La donna provvedeva a fargli avere l'eroina, mentre l'acquirente lasciava il denaro all'interno di un giornale pubblicitario che la donna recuperava nella cassetta della posta. In altre occasioni, "nelle vesti" di giovane madre scendeva in strada con il neonato in braccio, per effettuare lo scambio. Una volta accertatasi di non essere controllata cedeva lo stupefacente all'acquirente e ritirava il denaro.
  
È bastato che i Carabinieri fermassero gli assuntori per sentirsi raccontare dalla viva voce dei diretti consumatori l’attività del pusher, abbondantemente certificata dalle sequenze registrate dalle apparecchiature audiovisive. Né è servito all’uomo allontanarsi e cambiare zona dello smercio, scegliendo addirittura una via nei pressi dell’asilo nido del paese per i suoi traffici illegali, perché anche lì i militari sono intervenuti, facendosi confessare tutto dagli assuntori.



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