​Striscia di benzina e va a fuoco il distributore di sigarette. Paura in un tabacchino in viale Giovanni Paolo II

Alcuni malviventi hanno appiccato un piccolo rogo nei pressi di un tabacchino cittadino: distrutto il distributore automatico di sigarette. Sul posto Vigili del Fuoco e Polizia, la quale adesso è impegnata nelle indagini del caso.

Sulla natura dell’atto i dubbi sono davvero pochi; sui motivi, invece, ci sarà da indagare accuratamente. Sta di fatto, però, nel pomeriggio del 1 gennaio qualcuno ha preso di mira un tabacchino della città di Lecce, appiccando un rogo al suo distributore automatico di sigarette.
 
Si tratta del rivenditore di tabacco di viale Giovanni Paolo II, a pochissimi passi dal grande Parco dei Bambini di piazza Col. Stefano Rugge. L’esercizio era chiuso, come la maggior parte dei locali in nel primo giorno dell’anno. Qualcuno però, poco dopo le ore 19, si è presentato davanti al tabacchino con della benzina in mano, ha creato una scia con il liquido infiammabile dallo spazio antistante fino al distributore, per poi appiccare il fuoco.
 
Pochi minuti, questo è bastato. Poi la fuga. L’allarme è stato dato da alcuni passanti pochi istanti più tardi da alcuni passanti che, notate le fiamme, hanno immediatamente richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
 
I caschi rossi sono arrivati nel giro di pochi minuti e il piccolo incendio è stato sedato. Tanto il pericolo, però, perché il tabacchino preso di mira si trova sotto il porticato di alcuni grandi palazzi della zona: un soffio di vento più forte o qualche goccia di benzina in più e l’episodio, presumibilmente intimidatorio, poteva trasformarsi in tragedia.
 
Sul luogo della vicenda è arrivata anche un volante della Polizia. L’erogatore automatico di sigarette è andato danneggiato, mentre i segni del passaggio del carburante e delle fiamme, sono rimaste ben visibili sul suolo e sulla saracinesca.  I titolari dell’esercizio, avvertiti di quanto successo, si sono poi accertati che non vi fossero ulteriori danni all’interno del negozio.
 
Messi al sicuro gli spazi, adesso, sono scattate le indagini che cercheranno di spiegare i motivi dell'atto chiaramente doloso.



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