Arriva il decreto di confisca dalla Sezione Penale del Tribunale di Lecce su proposta della Direzione Investigativa Antimafia nei confronti di un del pluripregiudicato e già sorvegliato speciale.
Si tratta di Mario Grande, originario di San Donato di Lecce, particolarmente noto agli archivi delle Forze dell’Ordine. Tra i suoi trascorsi, infatti, risultano rapine, corruzioni, perpetrate tra gli anni ‘80 e ’90. Una condanna pervenne lui per aver organizzato, in concorso con altri, tre rapine ad istituti di credito e ad un portavalori, mentre un’altra fu comminata per aver corrotto i componenti di una commissione medica al fine di agevolare la concessione dell’indennità di accompagnamento a favore di alcune persone, ottenendo in cambio consistenti somme di denaro.
Oggi invece il provvedimento arriva a seguito di alcune indagini svolte dalla stessa Dia sull’intero patrimonio di Mario Grande e che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati, rispetto all’ingente patrimonio a lui riconducibile, risultato di assoluta provenienza illecita. Gli approfondimenti economico-patrimoniali svolti dalla Sezione Operativa della D.I.A. di Lecce nei confronti della famiglia Grande hanno evidenziato, nell’arco temporale 1972-2013, una sproporzione di un milione euro tra i redditi dichiarati e il patrimonio ad essa riconducibile, con beni intestati, tra gli altri, alla moglie, ai due figli e al genero.
In particolare, la confisca ha riguardato tre abitazioni, due locali commerciali, una palazzina di quattro appartamenti, due garage, un fabbricato rurale e oltre sei ettari di terreno, tutti situati nella provincia di Lecce.
