​Vessato dalla compagnia telefonica si reca dalla Polizia, ma non poteva ritornare a Lecce: denunciato

Un uomo di 35 anni originario della Toscana è stato denunciato dagli agenti della Polizia dopo che lo stesso si era presentato negli uffici della Questura: intendeva denunciare la sua compagnia telefonica, ma su di lui pendeva il divieto di fare ritorno in Salento.

C’è da dire che quando il proprio operatore telefonico ti fa uscire fuori dai gangheri non c’è divieto che tenga. È facile infuriarsi davanti a tariffe cambiate repentinamente, aumenti indesiderati di costi, scatto alla risposta e quant’altro. In questi casi o ci si munisce di santa pazienza e si prova, lucidamente, a rimettere ordine sul proprio telefono cellulare, oppure si scelgono altre strade.
 
C’è chi preferisce inveire contro il primo operatore del call center disponibile, oppure ci si può rivolgere alle autorità competenti (ce ne sono tante) per tentare di mettere un freno alla spinosa problematica. È quello che ha fatto un cittadino di 35 anni originario della città di Pisa che, vessato – a suo dire – dai comportamenti della sua compagnia telefonica.
 
In particolare, l’uomo si sarebbe visto improvvisamente cambiata la propria tariffa: un cambio unilaterale alle condizioni generali del contratto, visto dal consumatore come una violazione dello stesso accordo. Senza pensarci su, evidentemente, l’uomo si è recato presso gli uffici della Questura di Lecce con tutta l’intenzione di sporgere una bella denuncia nei confronti dell’operatore.
 
Si è accomodato nell’Ufficio Denunce, ha raccontato quanto occorsogli e alla fine, all’atto di firmare, ha naturalmente declinato le sue generalità. Deve essere stato proprio in quel momento, però, che gli agenti devo essersi accorti di qualcosa.
 
Forse il nome del povero cliente tormentato dal gestore di telefonia non era nuovo, oppure il database delle Forze dell’Ordine ha segnalato un particolare sospetto. Fatto sta che la denuncia è tardata ad arrivare perché la Polizia ha dovuto fare i conti con un altro problema.
 
Il 365enne toscano, infatti, risultava sottoposto a divieto a un divieto di fare ritorno nel capoluogo salentino, a seguito di vicende pregresse. Immaginiamo gli sguardi un po’ imbarazzati degli agenti quando, espletate tutte le formalità di rito, hanno ricordato all’uomo del ‘piccolo’ inconveniente.
 
Alla fine la denuncia è arrivata eccome: si, destinatario lo stesso pisano, reo di violazione di obblighi imposti dall’autorità giudiziaria.



In questo articolo: