Solo per miracolo non si è sfiorata la tragedia, ma la bravata – se così si può chiamare – costerà molto cara a tre amici di Lecce ‘protagonisti’ di una storia che ha dell’incredibile. Tutto è iniziato a San Cataldo, dove il gruppetto a bordo di una Citroen rossa ha letteralmente seminato il panico.
Impossibile non notare l’auto completamente fuori controllo che procedeva in un pericoloso zig-zag urtando diverse macchine parcheggiate. Ogni tanto, qualcuno apriva lo sportello e rimetteva per strada. I tre – due donne e un uomo – hanno continuato noncuranti la loro folle corsa fino a Castromediano, quando la macchina è stata ‘intercettata’ da una volante della Polizia allertata da un cittadino che non ha potuto fare a meno di notare il comportamento insolito della guidatrice.
Ne è nato un inseguimento durato per diversi chilometri e terminato in via Galileo Galilei, dove la Citroen, probabilmente nel tentativo di seminare la polizia, ha investito una donna che era appena scesa dalla macchina in sosta. La malcapitata, fortunatamente, ha riportato solo lievi ferite giudicate guaribili in 15 giorni, ma vista la dinamica poteva andarle decisamente peggio. Per sicurezza, è stata trasportata al Pronto soccorso del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, per ulteriori accertamenti.
Ma non è finita qui, quando gli agenti sono riusciti a bloccare il gruppetto, i tre – di cui al momento non si conoscono le generalità – erano visibilmente su di giri, tanto che per riportare la calma è stato necessario che i sanitari del 118 li sedassero. Accompagnati in caserma, la donna che era alla guida – una 36enne – non solo si è rifiutata di sottoporsi agli accertamenti del caso, ma ha continuato a dare in escandescenze tant’è che oltre all’accusa di guida in stato di ebbrezza e lesioni stradali dovrà rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale. Senza contare la serie infinita di infrazioni al codice della strada per cui è stata multata.
La Citroen, alla fine, è risultata essere di proprietà dell’amica altrettanto ubriaca ma più collaborativa. Insieme al compagno di scorribande si è sottoposta agli accertamenti che hanno rilevato la presenza di un tasso di alcool nel sangue superiore a 2,50. Se la sono cavata con una sanzione per ubriachezza.
