Aggressione dei coniugi Margilio, disposta nuova perizia sulla mascherina

Nell’udienza odierna, il Gup ha conferito l’incarico al biologo genetista forense Vincenzo Agostini per approfondire l’analisi genetica dell’uomo in possesso della mascherina. La difesa ha nominato Luciano Garofano. Perito, per conto della persona offesa, Giacoma Mongelli.

Disposti nuovi accertamenti, alla ricerca del Dna di uno dei tre imputati, nel processo che si sta celebrando in abbreviato, sulla violenta aggressione dei coniugi Fabio Margilio e Alessandra Ruggeri dell’11 febbraio 2011. Nell'udienza odierna, il Gup Carlo Cazzella ha così conferito incarico al biologo genetista forense Vincenzo Agostini di Pavia per approfondire l’analisi genetica rispetto alla relazione della polizia scientifica di Roma, secondo cui il profilo dell'uomo, in possesso di una mascherina al momento della colluttazione, non era compatibile con nessuno dei tre imputati.
 
L’accusa, rappresentata dal Sostituto Procuratore Paola Guglielmi, ritiene che con questo esame si possa ricercare un profilo polimorfico più utile, grazie alla rilevazione di tracce miste (sangue e saliva). La difesa, invece, ha nominato come proprio perito il noto biologo italiano ed ex Comandante dei Carabinieri del Ris di Parma Luciano Garofano (presente in Tribunale). Perito, per conto della persona offesa, è stato nominato Giacoma Mongelli.
 
I coniugi Margilio furono vittima di un’aggressione nei pressi della loro abitazione situata in una traversa di via Vecchia Frigole. I due malviventi li assalirono i coniugi con un bastone di ferro, ferendo gravemente alla testa l'uomo, mentre la moglie,con le sue urla attirò l'attenzione di due sue nipoti che stavano anch'esse rientrando in casa. I balordi fuggirono via, lasciando cadere per terra il bastone sporco di sangue e la mascherina con cui avevano coperto il viso.
 
Le indagini sono partite dalla denuncia della coppia e dalle dichiarazioni delle nipoti, uniche testimoni dell'aggressione e si sono soffermate sull'ambiente lavorativo dei Margilio, soci di maggioranza della società Ideass, che si occupa della gestione di alcune case di cura.
 
Un altro loro associato, Antonio Greco aveva intrapreso per proprio conto un'attività analoga a quella svolta dalla Ideass  intestandola a propri famigliari e per questo era stato allontanato dalla società. Attraverso una serie di riscontri investigativi, l'ex socio dei coniugi Margilio fu ritenuto il mandante dell'aggressione.
 
Sul banco degli imputati  ci sono il 46enne Giuseppe Calogiuri; Vincenzo Franco, 47 anni (ritenuti gli autori materiali dell’aggressione) e Antonio Greco, di 57, (con il ruolo di mandante).
 
La questione più spinosa riguarda la paternità delle tracce "minoritarie" di Dna trovate sulla mascherina, persa dagli aggressori, perché il profilo maggioritario con certezza appartiene alla vittima. Nelle scorse settimane, intanto, negli uffici della Questura si è svolto il riconoscimento da parte di Alessandra Ruggeri, di Giuseppe Calogiuri. La donna ha puntato il dito senza titubanze contro il 46enne presente, insieme ad altri tre altri profili. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Luigi Covella, Luigi Rella, Silbio Verri e Gianni Gemma. I coniugi, invece, sono rappresentati da Amilcare Tana, Giuseppe Bonsegna e Carlo Chiuri e si sono già costituiti parte civile
 
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 25 novembre, dinanzi al Gup Michele Toriello.



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